Sarno Comics & Games: frammento di Giappone offerto ai giovani

Si è svolta in villa comunale in data 25 giugno 2017 la prima edizione di un progetto nuovo, ideato da Tuttocartoni, blog gestito da Enrico Ruocco, e Giovani Indipendenti Sarno, il cui presidente è Raffaele Vitolo: il Sarno Comics & Games.
L’evento ha avvicinato senz’altro i cittadini, giovani e non, alla cultura giapponese, alla realtà fumettistica e al mondo del cosplay, e diversi sono stati gli stand messi a disposizione dei presenti.

Area fumettisti, area games, area videogames, area Japan, area mercato: queste le cinque aree di interesse, e questo il Sarno Comics & Games in definitiva.
Nel primo pomeriggio si è tenuta anche una gara di cosplay, ossia una competizione dedita ai costumi indossati dai partecipanti per interpretare personaggi dei loro cartoni animati preferiti, e nel contempo l’Arena di Helas si è occupata dell’intrattenimento giovanile mediante l’organizzazione di tornei di carte e di partite a giochi da tavolo celebri.
Differenti anche i gadget esposti negli stand, così come i fumetti venduti al pubblico.
Sono stati intervistati il presidente dei Giovani Indipendenti, Raffaele Vitolo, poi Martina Trione, ulteriore esponente dei Giovani Indipendenti, ed infine Enrico Ruocco, che ha esposto pareri circa la realtà della fumettistica e del cosplay.
Enrico nell’intervista ha spiegato cos’è Tuttocartoni, definendolo un blog ma anche una vera e propria realtà evolutasi nel corso del tempo.
Egli è in sintonia con l’affermazione secondo cui i cartoni animati influenzino la psiche giovanile in continuo sviluppo, e a tal proposito egli consiglia di “seguire sempre il bambino, spiegandogli che si tratta di pura finzione”.
Replicando poi alle critiche mosse al mondo del cosplay, e dunque del costume inerente al fumetto o al determinato cartone animato, egli parla di “arte visiva” e “momento d’incontro”: indossare un costume che rappresenti il proprio personaggio preferito, considerate le ore impiegate per la realizzazione di ogni dettaglio del vestito e dei particolari accessori, è arte, ed anche una possibilità di espressione e per l’appunto di comunicazione.

L’elemento fondamentale nell’ambito della fumettistica è senza dubbio il disegno, ed Enrico incoraggia i giovani a disegnare e a coltivare questa passione a prescindere dal tipo di disegno. Inoltre sottolinea l’importanza dei social network citando “Dylan Dog”, proprio perché alcuni dei disegnatori sono stati scoperti in particolar modo su Facebook. Gli stessi social hanno, secondo Enrico, dato la possibilità ai giovani di avvicinarsi sempre più alla realtà giapponese; tendenza questa che pertanto nasce con i social e sopravvive poi perennemente.
Per quanto riguarda i pareri dei Giovani Indipendenti, il presidente Raffaele Vitolo ha espresso senza reticenze la possibilità da parte dei giovani di cambiare le cose e di proporre qualunque tipo di iniziativa. Lo stesso si può dire per Martina Trione, a parer della quale “ognuno di noi è il tassello di un mosaico da comporre”.
Raffaele afferma che questo tipo di manifestazione è stata organizzata “sulla base di un principio di aggregazione giovanile e non solo”. Il “non solo” viene esplicato da Martina, che conferma di aver visto persone anche meno giovani entrare in villa comunale e apprezzare quanto esposto negli stand e quanto organizzato con tanta forza di volontà.
Martina aggiunge anche che il Sarno Comics & Games prende le mosse da un evento ulteriore che si tiene a Poggiomarino e che è noto col nome di Poggio Comics, e che è un evento che “tende a valorizzare alcuni angoli di Sarno che a volte vengono guardati distrattamente o ignorati” .

Secondo i Giovani Indipendenti, una manifestazione come il Sarno Comics & Games può fruttare in una città come Sarno, che per Raffaele “non può precludersi in quanto città di 40000 abitanti” e che per Martina va a ridestarsi e rifiorire proprio nel corso di simili iniziative.
Ma i giovani sono allora davvero il futuro?
La risposta non può che essere positiva da parte dei Giovani Indipendenti. Per Raffaele i giovani sono il “quid pluris”, ed essi cercano di “trasformare lo svago in qualcosa di propulsivo e ideale”, e Martina punta in particolar modo sulla creatività giovanile che va stimolata, e confida proprio sulle potenzialità dei giovani.
Raffaele e Martina, riguardo la realtà dei cosplay, sono obbligati dai fatti a dover confermare che questo mondo è denigrato, che spesso il rispetto manca e l’attività del creare un costume viene sminuita. Secondo Martina, che riprende una citazione di Dostoevskij secondo cui “la bellezza salverà il mondo”, pone una vera e propria equazione: il cosplay è arte, e dal momento che ogni arte ha il sapore di bellezza, anche il cosplay è bellezza. L’arte sa manifestarsi in maniera differente, anche attraverso un grosso lavoro che vi è dietro la preparazione di vestiti.

Raffaele invece si concentra sul pensiero: “il pensiero va esternato in tutte le forme. Gadamer ritiene che vi siano delle congetture per esprimersi ed esternare per l’appunto un pensiero, e che siano quelle linguistiche. Ma il pensiero non si esterna soltanto con le parole e il linguaggio, perché esiste lo spettacolo, esiste la danza, e dove vi è pensiero non vi può essere mortificazione”.
Insomma in definitiva Martina Trione e Raffaele Vitolo confidano nella grande capacità dei giovani di cambiare le carte in tavola per poter raggiungere nuovi traguardi e per far sì che Sarno progredisca rapidamente. Il Sarno Comics & Games è soltanto la prima di tante altre iniziative che partono da semplici idee. Martina accenna proprio alla semplicità di alcune delle idee che vengono messe in pratica, in quanto ella rivela che, avuta l’idea di organizzare questa fiera del fumetto, essa è stata in poco tempo trasformata in realtà, senza lasciare troppo spazio a pensieri negativi o barriere che potessero osteggiare la realizzazione del progetto.
I passanti e i giovani più vicini alla realtà giapponese hanno favorito l’iniziativa, e sperano in una seconda edizione che funga da collante tra una gara di cosplay che anni fa si teneva nella scuola secondaria di primo grado Giovanni Amendola e che si è tenuta sino all’anno scorso nel Centro sociale e il fumetto e i gadget relativi ai personaggi dei cartoni animati più visualizzati in TV.
Deve esservi coesione, e proprio quest’ultima costituisce l’elemento più considerato.

Davide Cerrato
Giuseppe Ragosta