La prima artista di questa nuova rubrica viene direttamente dall’Olanda, nonostante sia entrata da pochi anni nel mondo dell’arte (2008) ha già alle spalle delle mostre di tutto rispetto ed una galleria che la rappresenta.
Martine Comincia la sua carriera come stilista di moda, ma benché il successo ottenuto, sente forte il richiamo nei confronti di un diverso modo di esprimersi.
E’ così che abbandona il mondo dorato della moda a favore di quello da dorare dell’arte.
Nelle sue opere al centro c’è la donna che troviamo relazionata alla natura, alla lussuria, agli incubi che la ossessionano, alla morte. Le sue donne crescono in una naturale curiosità verso ciò che è dentro e fuori di loro.
L’ambiente è surreale, tra sogno e realtà
Dice Martine a proposito della sua arte, che è come un oscuro vagabondo che si aggira di notte sui tetti per far visita ai nostri sogni, per aiutarci a perderci come lei si è persa, sottolineando però, senza essere una donna perduta…
Personalmente credo che quello che Martine Johanna fa con le sue illustrazioni è di
tradurre il cammino della vita con le sue piccole e grandi tragedie in poesia visiva. Nelle sue illustrazione felicità e paure si accompagnano, nessun giudizio su cosa è bene o cosa è male, come il giorno e la notte, si appartengono reciprocamente. Manifestano un desiderio travolgente di libertà sia mentale che fisica.
Le sue eroine sembrano dirci di sognare l’impossibile perchè anche se resta un’illusione, espandendosi nel nostro io quale pura immaginazione, questa immaginazione attraversa lo stadio successivo del desiderio, e non sono proprio i desideri a tenerci in vita?
Ciò che una donna immagina e desidera poi andrà a caratterizzarla nel suo essere ente nel mondo e Martine ci invita ad essere un ente libero, fuori da ogni standard, ma sfuggente al tempo stesso.
“The last thought” acrilico su lino 120×150 cm
Info:
http://martinejohanna.com/
Lucia Lo Cascio