Guardare, Vedere, Creare – Alfabetizzazione Visiva nell’Era Digitale


La parola “immaginazione” evoca un mondo di sogni, visioni e creatività. Ma la sua etimologia ci offre una visione ancora più profonda e mistica del suo significato. Derivando dal latino “in me mago agere”, che si traduce come “il mago opera in me”, l’immaginazione non è solo la capacità di
concepire immagini nella mente, ma è anche una connessione con le forze magiche e misteriose che risiedono in noi. Questa comprensione ci offre una nuova prospettiva sul potere dell’immaginazione
e il suo ruolo nel plasmare la nostra realtà.
All’interno di ciascuno di noi risiede un mago, una forza creativa che ha il potere di trasformare pensieri, sogni e desideri in realtà. Questo mago interno, come suggerisce l’espressione “in me mago
agere”, è la fonte della nostra immaginazione. Non è un semplice prodotto della mente, ma piuttosto una connessione con l’universo e le sue infinite possibilità.
Quando immaginiamo, non stiamo semplicemente visualizzando immagini nella nostra mente; stiamo attingendo a questa forza magica, permettendole di operare attraverso di noi. La nostra
capacità di immaginare diventa, quindi, un atto di magia in sé, un mezzo attraverso il quale possiamo manifestare i nostri desideri e plasmare il mondo attorno a noi.
La visione della immaginazione come un atto magico ci suggerisce che essa funge da ponte tra il mondo visibile e quello invisibile. Quando immaginiamo, ci connettiamo con un regno che va oltre
la realtà fisica, attingendo a una sorgente di energia e potenzialità che travalica la comprensione umana.


Da sempre, le immagini rappresentano uno strumento potentissimo per la mente umana.
Un’immagine può evocare sentimenti, ricordi e sensazioni con una rapidità e intensità che le parole spesso non possono eguagliare. Gli antichi maghi e sciamani, durante i loro rituali, davano grande
importanza alla visualizzazione. Credevano che, formando un’immagine nitida nella loro mente, potessero intervenire sul mondo reale. Questa convinzione non era mera superstizione, ma piuttosto una profonda consapevolezza delle capacità della mente.
Numerose discipline, dalla meditazione allo sport, fanno uso della visualizzazione. È noto che gli atleti, prima di competere, immaginino spesso se stessi mentre eseguono alla perfezione. Questo non solo li rafforza mentalmente, ma può anche ottimizzare le loro effettive prestazioni.
Analogamente, in meditazione, visualizzare un luogo o uno stato d’animo può indurre profonde trasformazioni spirituali. La capacità di prefigurarsi un evento prima che esso si verifichi è uno
degli elementi fondamentali della magia.
Le immagini non influenzano solamente l’individuo, ma possono modellare intere società. Dalle incisioni rupestri ai moderni media digitali, le immagini sono state sfruttate per narrare storie, veicolare valori e influenzare l’opinione pubblica. I leader e le istituzioni hanno da sempre
riconosciuto e sfruttato questo potere, utilizzando le immagini come mezzo di controllo o persuasione.


Le religioni del mondo sono state profondamente influenzate dalla potenza delle immagini.
Dall’iconografia cristiana alle immagini buddiste, le rappresentazioni visive giocano un ruolo cruciale nella formazione delle credenze e delle pratiche religiose. Queste immagini non sono meri
ornamenti; servono a comunicare dottrine complesse, a ispirare devozione e a stabilire norme di comportamento.
Nella propaganda politica. attraverso manifesti, film, notiziari e, più recentemente, meme e contenuti digitali, i governi e le organizzazioni politiche hanno usato le immagini per promuovere le loro agende, mobilitare il sostegno e denigrare gli avversari. La capacità delle immagini di evocare emozioni intense – come paura, orgoglio, rabbia o speranza – le rende strumenti potenti nella
manipolazione dell’opinione pubblica.
Nell’era moderna, il potere delle immagini è stato ulteriormente amplificato dalla pubblicità e dai media. Le aziende, consapevoli dell’efficacia delle immagini nel guidare le decisioni di acquisto,
investono enormi risorse nella creazione di campagne pubblicitarie visivamente accattivanti. Queste immagini non vendono solo prodotti; vendono stili di vita, ideali di bellezza, e concetti di successo e felicità.
Con l’avvento dei social media, ogni individuo ha ora la capacità di creare, condividere e consumare immagini su una scala mai vista prima. Ma questa democratizzazione delle immagini ha anche un rovescio della medaglia. Le piattaforme di social media sono diventate camere di risonanza, dove le immagini vengono curate per presentare una realtà distorta, spesso alimentando insicurezze,
estremismo e polarizzazione.


Questo legame tra immaginazione e realtà è stato esplorato e approfondito in numerose opere esoteriche, tra cui “The Middle Pillar” di Israel Regardie e “Psychic Self-Defense” di Dion Fortune.
Nel contesto della magia cerimoniale, la visualizzazione assume un ruolo centrale. “The Middle Pillar” di Israel Regardie è un testo che si muove in questo campo. In esso, Regardie discute in profondità l’importanza della visualizzazione nella pratica magica. Presenta esercizi che guidano il lettore attraverso complesse visualizzazioni, intese a bilanciare e attivare i centri energetici del corpo e della mente. Questi esercizi, se eseguiti correttamente, possono portare a profonde trasformazioni spirituali e a un maggiore equilibrio interiore.
Regardie credeva fermamente nel potere della mente di influenzare la realtà. Attraverso la visualizzazione, sosteneva, un praticante può attivare energie latenti all’interno di sé, connettendosi con forze più grandi e universali. Questa connessione, a sua volta, può essere utilizzata per portare cambiamenti nel mondo fisico.


Visualizzare non è solo uno strumento per manifestare desideri o realizzazioni, ma può anche servire come mezzo di protezione. In “Psychic Self-Defense”, Dion Fortune illustra come la visualizzazione possa essere utilizzata per creare barriere psichiche contro attacchi energetici o
influenze negative. Fortune, attraverso una serie di aneddoti personali e casi di studio, dimostra come individui non preparati possano diventare vittime di attacchi psichici, spesso senza nemmeno rendersene conto.
La visualizzazione, in questo contesto, diventa una potente arma di difesa. Fortune enfatizza l’importanza di formare schermi mentali attraverso la visualizzazione, immaginando, ad esempio, una luce o una barriera che circonda l’individuo, proteggendolo dalle energie indesiderate. Questi schermi, se creati e mantenuti correttamente, possono offrire una protezione significativa contro una vasta gamma di attacchi psichici.
In un’epoca in cui siamo bombardati da immagini da ogni direzione, la capacità di discernere e interpretare ciò che vediamo è fondamentale. Ogni immagine veicola un messaggio, spesso con intenzioni nascoste. La conoscenza emerge come un baluardo, aiutandoci a comprendere le tecniche
di manipolazione visiva e a navigare in questo mare di messaggi con consapevolezza. Tuttavia, oltre alla capacità di decodificare, è essenziale anche la capacità di codificare: costruire il nostro mondo attraverso l’immaginazione. L’alfabetizzazione visiva non si limita a comprendere, ma anche a creare, permettendoci di non solo reagire alle immagini, ma di usarle per definire e plasmare attivamente la nostra realtà. In questo contesto, l’immaginazione, abbinata alla conoscenza, diventa una potente chiave per costruire una realtà più autentica e personale in un mondo dominato da messaggi visivi.