Forme e Colori dell’Invisibile: L’Universo Astratto di Hilma af Klint

Hilma af Klint an der königlichen Akademie, 1885
Courtesy The Hilma af Klingt Foundation / Foto: Moderna Museet, Stockholm

Nel tranquillo paesaggio agricolo della Svezia, nell’estate del 1986, un evento inaspettato in un’antica casa di campagna abbandonata ha portato alla luce un tesoro nascosto nel tempo. Un agricoltore, esplorando il seminterrato della proprietà, ha scoperto delle scatole di legno coperte di polvere. Al loro interno, si celavano circa 1200 opere d’arte. Questi dipinti, caratterizzati da forme geometriche e un uso audace del colore, erano firmati da un’artista fino ad allora sconosciuta al grande pubblico: Hilma af Klint.

Art work by Hilma af Klint, “Tree of Knowledge, No. 1,” (1913-1915) / Courtesy David Zwirner


Questa scoperta ha avuto un impatto profondo sul mondo dell’arte. Le opere, realizzate tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, anticipavano di anni quelle di Kandinsky, Malevich e Mondrian, ritenuti i pionieri dell’arte astratta. La storia di Hilma af Klint ha sollevato interrogativi cruciali: chi era questa artista e perché il suo lavoro era rimasto nell’ombra per così tanto tempo?

Hilma af Klint, “No. 3, Altarpiece (Altarbild),” 1915 The Hilma af Klint Foundation, Stockholm

Nata a Stoccolma nel 1862, Hilma af Klint è cresciuta in una famiglia in cui convivevano arte e scienza. Questo ambiente ha favorito lo sviluppo delle sue inclinazioni artistiche e intellettuali. Dopo aver frequentato l’Accademia Svedese delle Arti, dove ha studiato pittura tradizionale, Hilma ha iniziato a esplorare nuovi orizzonti artistici, molto lontani dalle convenzioni dell’epoca.

Hilma af Klint, “The Ten Largest, No. 7, Adulthood,” 1907 The Hilma af Klint Foundation, Stockholm

L’arte di Hilma af Klint è stata profondamente influenzata dalle scoperte scientifiche contemporanee, come l’invenzione dei raggi X e la scoperta delle onde elettromagnetiche. Parallelamente, il suo profondo interesse per lo spiritualismo e le teorie esoteriche ha giocato un ruolo fondamentale nel suo percorso artistico. Il movimento teosofico, che cercava di unire scienza, filosofia e religione, ha avuto una forte influenza sul suo lavoro, spingendola a esplorare concetti come l’infinito e l’interconnessione universale.

Hilma af Klint, “The Ten Largest, No. 4, Youth,” 1907 The Hilma af Klint Foundation, Stockholm

Le opere di Hilma af Klint rappresentano una fusione tra il mondo scientifico e quello spirituale. Le sue tele sono un caleidoscopio di forme geometriche, simboli e colori vivaci, che sembrano quasi fluttuare in un universo senza confini. Queste opere non sono solo espressioni visive ma il risultato di un intenso viaggio interiore, dove la meditazione e l’introspezione giocano un ruolo centrale. Hilma era convinta che i suoi dipinti fossero ispirati da entità spirituali, una convinzione che l’ha portata a sperimentare tecniche di pittura automatica, molto prima che i surrealisti le adottassero.

Hilma af Klint, “The Primordial Chaos,” No. 7, 1906-07 The Hilma af Klint Foundation, Stockholm

Nonostante fosse una pioniera dell’arte astratta, Hilma af Klint decise di non esporre queste opere al pubblico, temendo l’incomprensione o il rifiuto da parte di un ambiente artistico ancora legato alla tradizione. Nel suo testamento, stabilì che le sue opere dovessero rimanere nascoste per almeno vent’anni dopo la sua morte, una decisione che ha contribuito a mantenere il suo lavoro nell’oscurità per decenni.

Hilma af Klimt – alcune opere al Moderna Museet Stoccolma

La riscoperta delle opere di Hilma af Klint ha riscritto la storia dell’arte astratta. Oggi, i suoi lavori sono esposti nei musei di tutto il mondo, celebrati per la loro visione unica e innovativa. Hilma af Klint emerge come una figura chiave, troppo a lungo trascurata, nel panorama dell’arte moderna. Le sue sperimentazioni con forme, colori e simboli hanno anticipato e influenzato i movimenti successivi, dimostrando che il suo contributo all’arte trascende il suo tempo.

Hilma af Klimt – alcune opere al Moderna Museet Stoccolma

Nell’era attuale, dove l’arte si evolve in direzioni sempre più diversificate, Hilma af Klint è riconosciutao come una visionaria. Ha osato guardare oltre l’orizzonte visibile, esplorando nuovi territori dell’espressione artistica. La sua storia è un potente promemoria della capacità dell’arte di superare i confini del tempo e dello spazio, riscrivendo continuamente le storie che pensavamo di conoscere. La sua eredità continua a ispirare artisti e studiosi, offrendo una prospettiva unica su come l’arte possa servire da ponte tra il mondo fisico e quello spirituale, tra scienza e misticismo, e come possa esplorare le profondità della psiche umana e le sue connessioni con l’universo.

Hilma af Klint, The Dove, No. 1, 1915 © Stiftelsen Hilma af Klints Verk / Moderna Museet

Le opere di Hilma af Klint rappresentano un viaggio attraverso le dimensioni dell’invisibile, un’esplorazione audace di territori inesplorati e di concetti che sfidano i nostri modi convenzionali di pensare l’arte. La sua ricerca artistica, che abbraccia temi come l’esistenza di mondi paralleli, la comunicazione con l’aldilà e la rappresentazione visiva di realtà spirituali, apre nuove strade nell’interpretazione dell’astratto. La sua arte non è solo una testimonianza della sua epoca ma una finestra su un mondo che trascende i limiti temporali e spaziali, invitandoci a riflettere sulla natura stessa della realtà e sulla nostra percezione di essa.

The Ten Largest, no. 6, 1907 © Stiftelsen Hilma af Klints Verk