Quei silenzi
di ignote armonie,
quei sentieri
vuoti, manchevoli tra luci.
Il satellite, fievole lume,
tra tetti che profuman di tenebre
e fiumi di assenze
senza colori nelle dimore.
Tutto oscuro, tutto spento.
Eppure, unico essere
che il sonno risparmia
osservo, conservo e memorizzo …
Come per l’attesa
di nobile cosa,
ma nulla arriva,
anche Lui riposa.
Davide Cerrato