Dipingere il Subconscio: L’Universo Surreale di Stanislav Plutenko

Stanislav Plutenko è un artista russo noto per le sue opere che mescolano realismo, surrealismo e simbolismo. Le sue pitture spesso rappresentano storie intricate e raccontano favole, leggende e miti attraverso immagini ricche di dettagli.

Stanislav Plutenko -Dream

Stanislav Plutenko è nato a Mosca nel 1961. Ha mostrato un interesse precoce per l’arte e ha iniziato a disegnare da bambino. Successivamente, ha frequentato l’Istituto d’Arte Statale di Mosca, dove ha approfondito le sue competenze tecniche e ha sviluppato un approccio unico alla pittura.

La pittura di Plutenko è conosciuta per la sua capacità di combinare elementi realistici con elementi fantastici. I suoi dipinti sono densi di dettagli, con molteplici piani di lettura, che invitano lo spettatore a osservare più da vicino e a immergersi nel mondo che ha creato.

Molti delle sue opere rappresentano scene urbane, spesso con un tocco surreale o magico. Le città diventano labirinti onirici, dove la realtà e la fantasia si fondono. Gli edifici possono distorcere e piegarsi come se fossero fatti di gomma, e le persone possono avere proporzioni esagerate o comportamenti stravaganti.

Plutenko utilizza una tecnica minuziosa, che ricorda quella dei vecchi maestri. La sua padronanza del chiaroscuro, in particolare, gli permette di creare profondità e volume nelle sue opere, dando vita a figure e architetture che sembrano tridimensionali. La sua palette di colori spesso tende verso toni caldi e saturi, che conferiscono alle sue opere una sensazione di vivacità e dinamismo.

L’arte di Stanislav Plutenko è un’esperienza visiva che sconvolge e incanta, invitando lo spettatore a perdersi in un mondo dove il realismo incontra il surreale. Questo talentuoso artista ha saputo catturare l’essenza del contemporaneo, mescolando dettagli familiari con elementi inaspettati e surreali.

Una caratteristica distintiva del suo stile è l’abilità di rappresentare figure che, pur trovandosi in un ambiente specifico, sembrano essere al contempo estranee e profondamente legate a esso. Queste figure spesso esprimono un senso di libertà e diversità, come se stessero sfidando le convenzioni o i limiti imposti dal mondo che le circonda.

Stanislav Plutenko -Gardener

Plutenko ha un talento speciale nell’esprimere il contrasto tra tradizione e modernità. Le sue opere spesso presentano temi che riflettono la tensione tra passato e presente, tra i valori tradizionali e l’incessante avanzare della modernità.

Mentre molte delle sue opere possono avere riferimenti a temi universali, c’è anche un profondo senso di spiritualità nelle sue creazioni. L’arte di Plutenko sembra esplorare le domande fondamentali dell’esistenza, del posto dell’individuo nel mondo e del significato più profondo della vita e della morte.

Anche la dimensione onirica rappresenta un potente mezzo espressivo che consente di esplorare mondi alternativi, svelando aspetti nascosti della psiche umana e offrendo nuove prospettive sulla realtà che ci circonda. La maestria dell’artista nel rappresentare questi scenari sognanti cattura l’attenzione e invita all’introspezione, offrendo un viaggio nel profondo dell’animo umano.

In “Dream”, ad esempio, si percepisce un senso di evasione e di trascendenza. Una figura femminile è avvolta in un paesaggio che sembra sfuggire alle leggi della fisica, con uccelli che planano attorno a lei, un letto sospeso nel cielo e un tramonto che dipinge di colori caldi l’intero scenario. L’atmosfera è quella di un sogno lucido, in cui la protagonista ha il potere di dominare gli elementi e di muoversi liberamente in questo universo parallelo.

Oppure in “Gardner”, dove la dimensione onirica si manifesta attraverso l’ambiguità del paesaggio. Un uomo, intento a riflettere, è collocato su una scalinata che sembra scomparire nel nulla, circondato da un giardino sospeso tra cielo e acqua. Gli specchi d’acqua riflettono le nuvole e il cielo, creando un gioco di simmetrie che disorienta e affascina. Si ha la sensazione che il confine tra realtà e illusione sia labile, quasi inesistente.

Stanislav Plutenko -Dreams of- my childhood

“Childhood Dreams” rappresenta il mondo dell’infanzia, caratterizzato da una spontaneità e un’innocenza che solo nei sogni si possono ritrovare in età adulta. Bambini che giocano su una nave sospesa tra le nuvole, dove la gravità non ha potere e tutto sembra possibile. L’onirismo in questo quadro è un richiamo alla libertà e alla leggerezza dei sogni infantili, a un tempo in cui la realtà non poneva limiti alla fantasia.

Voglio passare ora a presentarvi e analizzare tre opere che ritengo fondamentali nel percorso dell’artista.

L’opera con cui inizierò si intitola “Madonnas of Modernity”.

Stanislav Plutenko -Madonnas of Modernity

Si tratta di un’opera che riflette profondamente sulle tensioni tra il passato e il presente, mettendo in luce le contraddizioni del nostro tempo. Ogni Madonna è un simbolo vivente delle sfide e delle trasformazioni della società moderna.

La Madonna con la borsa Berkin e il contante sottolinea il nostro attaccamento alle convenzioni materialistiche, un moderno totem del successo. Ma mentre una volta la ricchezza era rappresentata da oggetti di valore duraturo, ora si manifesta in beni effimeri e di moda, che interrogano la vera essenza del valore nella nostra società.

Al centro, la Madonna con l’iPad rappresenta la nostra dipendenza dalle tecnologie digitali. È un promemoria di come, in un’era dominata dalla connettività, spesso ci allontaniamo dal sapere profondo e autentico, privilegiando informazioni rapide e volatili. Questa Madonna ci chiede: cosa abbiamo perso nella corsa verso il futuro digitale?

La terza Madonna, invece, riflette una ricerca di affetto e identità attraverso la cura degli animali, sottolineando una possibile solitudine umana e un cambiamento nei ruoli tradizionali. I cani, curati e coccolati, diventano surrogati di relazioni umane, mettendo in discussione le priorità affettive dell’individuo moderno.

Plutenko, con questa opera, ci invita a una riflessione introspezione. Le sue Madonne, pur radicate nella tradizione, sono avvolte da simboli moderni che rivelano le nostre ansie, speranze e contraddizioni. È un ritratto vibrante della contemporaneità, che sollecita a riflettere sulle scelte che facciamo e sul mondo che stiamo costruendo.

Stanislav Plutenko – Lost Civilization

Nell’opera “Lost Civilization” invece, ci viene presentata un’immagine sorprendente di un uomo moderno che domina un paesaggio antico. L’ambiguità è l’essenza di questa creazione.

L’uomo, rappresentato in dimensioni gigantesche, sembra quasi perduto in mezzo a questi resti di un’antica civiltà. La sua espressione contemplativa può simbolizzare la nostra lotta nell’era moderna per comprendere e connetterci con il passato. In una società in cui tutto si muove rapidamente, spesso ci dimentichiamo delle radici e delle civiltà che hanno gettato le basi per il mondo in cui viviamo oggi.

Le rovine sommerse evocano un senso di perdita e di decadimento, ma allo stesso tempo rappresentano la bellezza e la grandezza delle civiltà del passato. Le barche che navigano tranquillamente tra le rovine suggeriscono che, nonostante la grandezza del passato, la vita continua e ci muoviamo avanti.

L’opera potrebbe essere interpretata come un commento sulla transitorietà della vita e sulla continua evoluzione della società. Nonostante le grandiose realizzazioni delle civiltà passate, sono destinate a diventare rovine, sommerse nel tempo. Tuttavia, l’eredità di queste civiltà vive in noi, anche se spesso sembra che ci siano sfuggite.

“Lost Civilization” è una potente riflessione sulla connessione tra passato e presente, e su come, nonostante i cambiamenti del tempo, l’essenza dell’umanità rimane la stessa.

Stanislav Plutenko - OVER

L’opera intitolata “OVER” offre una visione profonda della condizione umana nella società contemporanea. Il funambolo, che cammina in equilibrio su una corda sospesa tra i grattacieli, incarna una figura che, pur essendo immersa nel mondo moderno, sembra distante da esso. Senza l’abbigliamento formale che caratterizza l’ambiente circostante, rappresenta un’anima libera, un individuo che sfida le convenzioni e si distingue dalla massa.

Questa figura solitaria, in equilibrio precario tra due mondi, simboleggia la tensione tra conformità e individualità, tra il desiderio di adattarsi e la necessità di rimanere fedeli a se stessi. E, anche se cammina su una corda sottile in un ambiente apparentemente ostile, tiene stretto un ventaglio che ricorda il sole. Questo ventaglio solare, in contrasto con il paesaggio urbano circostante, rappresenta la forza vitale, l’energia e la rinascita. Porta con sé un messaggio di speranza e di determinazione, suggerendo che, nonostante le sfide della vita moderna, l’individuo ha il potere di mantenere accesa la propria luce interiore.

In questo quadro, il ventaglio diventa un simbolo potente: anche in mezzo alla frenesia e al grigiore della vita urbana, esiste la possibilità di trovare equilibrio, libertà e luce. La figura del funambolo, in questo contesto, ci ricorda che ogni individuo ha la capacità di navigare tra le sfide della modernità, armato della propria unicità e della luce interiore rappresentata dal sole del ventaglio.

Stanislav Plutenko è un artista che ha saputo combinare la tradizione artistica russa con un approccio moderno e innovativo. Attraverso le sue opere, invita lo spettatore in un mondo dove la realtà e la fantasia coesistono, e dove le storie e i miti del passato sono ancora vivi e presenti. La sua capacità di mescolare realismo e surrealismo, insieme alla sua tecnica impeccabile, fanno di lui uno dei pittori più interessanti e originali del suo tempo.

 

Lucia Lo Cascio