Photolux 2015- Biennale Internazionale di Fotografia – “Sacro e Profano”

                                                                                                                         

Dal 21 Novembre 2015 al 13 Dicembre 2015

LUCCA

LUOGO: Sedi varie

E-MAIL INFO: [email protected]

SITO UFFICIALE: http://www.photoluxfestival.it

 

exibartsegnala20151120194329 “Sacro e Profano” sarà il tema che segnerà l’edizione 2015 di Photolux Festival, la Biennale internazionale di fotografia, che si terrà a Lucca dal 21 novembre al 13 dicembre, sotto la supervisione, anche per questa edizione, di Enrico Stefanelli.
Declinare il tema “Sacro e Profano” attraverso la fotografia permette, da un lato, di compiere un viaggio intorno al mondo, che è anche un viaggio interiore, alla scoperta dei luoghi dello spirito e degli uomini che li animano sperimentando una tensione verso il divino di volta in volta diversa e sempre affascinante. Dall’altro, di rileggere l’iconografia sacra in chiave dissacrante o provocatoria, di avventurarsi in territori ritenuti generalmente non rappresentabili, confrontandosi con le pulsioni e i sentimenti più terreni dell’animo umano e le sue aberrazioni. Il mezzo fotografico, dunque, come linguaggio privilegiato per svelare questa dualità e indagarne le diverse declinazioni e interpretazioni possibili.

Le mostre

L’’edizione 2015 di Photolux Festival indaga il tema Sacro e Profano attraverso il lavoro di importanti autori della fotografia contemporanea e del fotogiornalismo internazionali:

Joel-Peter Witkin: (a cura di Enrico Stefanelli)
Il grande maestro americano Joel-Peter Witkin (Brooklyn, USA, 1939) è l’ospite d’onore di Photolux 2015, con una retrospettiva presentata che approfondisce il rapporto tra sacro e profano, visti attraverso il suo sguardo unico e provocatorio.

Joel-Peter Witkin, Cupid and Centaur in the museum of love, 1992
Joel-Peter Witkin, Cupid and Centaur in the museum of love, 1992

Ernst Haas: La Creazione (a cura di Enrico Stefanelli)
Ernst Haas (Vienna, 1921) è stato uno dei pionieri della fotografia a colori. La Creazione (pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1971) è considerato uno dei pilastri della storia della fotografia.

© Ernst Haas, Motion Flower, 1971
© Ernst Haas, Motion Flower, 1971

“Sacro e profano” di Andres Serrano
Andres Serrano è uno dei fotografi contemporanei più discussi e controversi. I temi religiosi e l’iconografia religiosa sono da sempre centrali nella sua produzione artistica. In questa mostra, alcuni dei suoi capolavori, dal Piss Christ del 1987 alla più recente serie Holy Works del 2011.

Andres Serrano, Pietà dalla serie Holy Works, 2011
Andres Serrano, Pietà dalla serie Holy Works, 2011

Bettina Rheims: INRI (a cura di Enrico Stefanelli)
Attraverso un’attenta rilettura dei testi, lavorando sulle fonti originali e cercando di combinare la storia e la leggenda, in questo lavoro del 1999 Bettina Rheims (Neuilly-sur-Seine, 1952) ha trasposto le storie sacre nel nostro tempo.

© Bettina Rheims, Le chemin de croix, juin 1997, Majorque
© Bettina Rheims, Le chemin de croix, juin 1997, Majorque

Kenro Izu: Sacredness (a cura di Enrico Stefanelli)
A Lucca per la seconda volta dopo la grande retrospettiva del 2011, Izu presenta gli ultimi sviluppi del suo lavoro, dove trova spazio per la prima volta la rappresentazione della figura umana.

Kenro Izu, Varanasi, India, 2014
Kenro Izu, Varanasi, India, 2014

Aurelio Amendola: San Pietro (a cura di Enrico Stefanelli)
Aurelio Amendola (Pistoia, 1938), nel corso della sua lunga carriera, ha lavorato più volte sull’opera di Michelangelo e in particolare sulla basilica di San Pietro. In via di pubblicazione un nuovo volume sulla basilica illustrato con le sue fotografie, edito da Franco Maria Ricci, che verrà presentato in occasione di Photolux 2015.

Aurelio Amendola, Basilica di San Pietro, 1998
Aurelio Amendola, Basilica di San Pietro, 1998

“Haiti” di Stanley Greene
Fondatore dell’agenzia Noor e leggenda del fotogiornalismo, Stanley Greene presenta a Lucca il suo lavoro sui riti voodoo ad Haiti.

Stanley Greene / Noor Agency, dalla serie Haiti
Stanley Greene / Noor Agency, dalla serie Haiti

Ivo Saglietti: Sotto la tenda di Abramo
Ivo Saglietti (Tolone, 1948) è dagli anni Settanta uno dei più attivi e apprezzati fotogiornalisti italiani. Nel suo reportage Sotto la tenda di Abramo racconta di un possibile e necessario dialogo tra le religioni e gli uomini, documentando l’esperienza del monastero siro antiocheo di Deir Mar Musa el-Habasci.

Ivo Saglietti, Sotto la tenda di Abramo, 2004
Ivo Saglietti, Sotto la tenda di Abramo, 2004

Patrick Willocq: I am a Walé Respect me (a cura di Azu Nwagbogu)
Il progetto di Partrick Willocq (Strasburgo, 1969) indaga un rito d’iniziazione diffuso tra i pigmei Ekonda del Congo. Le fotografie sono la rappresentazione della canzone che ciascuna Walé (giovane madre) canta il giorno in cui finisce l’isolamento che devono rispettare dopo la nascita del primo figlio.

Patrick Willocq, Walé Ikita, confident and shameless, 2014
Patrick Willocq, Walé Ikita, confident and shameless, 2014

Charles Fréger: Wilder Mann (a cura di Mariateresa Cerretelli)
Nella serie Wilder Mann il fotografo francese Charles Fréger (Bourge, 1975) esplora riti e tradizioni europee in cui l’abito diventa maschera, travestimento, incarnazione del mito.

Charles Fréger, dalla serie Wilder Mann, 2010-2011
Charles Fréger, dalla serie Wilder Mann, 2010-2011

Jordi Pizarro: The Believers (a cura di Lucy Conticello)
The Believers è un progetto ongoing del giovane fotografo spagnolo Jordi Pizarro (Barcellona, 1985), che esplora le comunità religiose di dieci differenti Paesi, in quattro continenti, focalizzando l’attenzione anche su gruppi di fede minoritari.

 Jordi Pizarro, dalla serie The Believers, 2010-2014
Jordi Pizarro, dalla serie The Believers, 2010-2014

James Estrin: Observance
James Estrin è senior photographer del New York Times. In questo lavoro ha documentato esperienze spirituali di ogni genere, nel tentativo di catturare l’essenza di qualcosa di invisibile e impalpabile in un’immagine visibile.

James Estrin, dalla serie Observance
James Estrin, dalla serie Observance

Michele Borzoni: Inshallah. Le comunità cristiane in Medio Oriente
(a cura di Renata Ferri)
Michele Borzoni (Firenze,1979) ha dedicato più di tre anni a questo lavoro sulle comunità cristiane del Medio Oriente, viaggiando in ogni singolo Paese in momenti diversi per concentrarsi sulla morfologia umana e geografica del territorio.

Michele Borzoni, Gerusalemme, 2012. Copti etiopi ortodossi celebrano il Sabato Santo nella sezione a loro riservata della Chiesa del Santo Sepolcro. Il Patriarca armeno, quello ortodosso e quello latino sono i tre custodi della Chiesa del Santo Sepolcro che è ulteriormente divisa fra le varie confessioni cristiane
Michele Borzoni, Gerusalemme, 2012. Copti etiopi ortodossi celebrano il Sabato Santo nella sezione a loro riservata della Chiesa del Santo Sepolcro. Il Patriarca armeno, quello ortodosso e quello latino sono i tre custodi della Chiesa del Santo Sepolcro che è ulteriormente divisa fra le varie confessioni cristiane

France Keyser: Nous sommes français et musulmans (a cura di Dimitri Beck)
France Keyser (Francia, 1970) ha realizzato nel 2008 questo reportage che racconta la vita quotidiana dei musulmani di Francia: ritratti di uomini e donne perfettamente integrati nella società francese, in alcuni casi anche di personaggi pubblici.

France Keyser / Myop, dalla serie Nous sommes français et musulmans, 2010
France Keyser / Myop, dalla serie Nous sommes français et musulmans, 2010

Enrico Rondoni: Nel regno della luce
Enrico Rondoni (Napoli, 1953) è giornalista e vice direttore del tg5. Il reportage dal Laddak (India) Nel regno della luce racconta la rappresentazione della lotta tra il bene e il male, con simbologie sacre e profane che si svolge ogni plenilunio d’agosto nel Monastero buddista del XVI secolo di Phyi-Yang.

Enrico Rondoni, dalla serie Nel regno della luce, 1987
Enrico Rondoni, dalla serie Nel regno della luce, 1987


Nicolò Degiorgis: Hidden Islam
Nicolò Degiorgis (Bolzano, 1985) documenta i luoghi di preghiera della popolazione musulmana nel Nord Est d’Italia: garages, negozi, magazzini e vecchie fabbriche. Hidden Islam ha ricevuto molti e importanti riconoscimenti internazionali, vincendo, tra gli altri, l’Author Book Award 2014 dei Rencontres d’Arles e il Photobook Award di Paris Photo.

Nicoló Degiorgis, dalla serie Hidden Islam, 2009-2014
Nicoló Degiorgis, dalla serie Hidden Islam, 2009-2014

Toni Meneguzzo: Divine Bovine
Quella di Toni Meneguzzo (Portogruaro, Venezia, 1949) è una lunga ricerca di esplorazione della tradizione Hindu di vestire e adornare le vacche sacre. Un lungo percorso di studi e viaggi, durato cinque anni, per ottenere il più vasto repertorio possibile di un’arte che sta scomparendo e lasciarne testimonianza.

 Toni Meneguzzo, dalla serie Divine Bovine, 2007-2013
Toni Meneguzzo, dalla serie Divine Bovine, 2007-2013

Joana Choumali: Resilients (a cura di Azu Nwagbogu)
Joana Choumali (Abidjan, Costa d’Avorio, 1974) nei sui lavori indaga i temi dell’identità femminile, del rapporto della donna africana con le proprie tradizioni. In questo progetto si concentra sull’aspetto esteriore di queste tematiche: gli abiti tradizionali. Alla riscoperta dell’importanza del contatto con le radici per costruire appieno la propria identità.

Joana Choumali, dalla serie Resilients, 2014
Joana Choumali, dalla serie Resilients, 2014

Anna Maria Germontani: Momenti nella comunità ebraica di Milano nella prima metà degli anni ‘90 (a cura di Giuliana Scimé)
Le immagini che documentano alcuni momenti nella comunità ebraica di Milano, realizzate tra il 1991 e il 1995, fanno parte di un ampio lavoro di Germontani incentrato sulle comunità a-cattoliche del capoluogo lombardo.

Anna Maria Germontani, Momenti nella comunità ebraica di Milano, 1991-1995
Anna Maria Germontani, Momenti nella comunità ebraica di Milano, 1991-1995

Crimini contro l’umanità (a cura di Giuliana Scimé)
Una collettiva che raccoglie fotografie d’agenzia e video che raccontano i crimini contro l’umanità che il mezzo fotografico ha potuto documentare: dall’atomica all’Olocausto, dall’Apartheid alle recenti persecuzioni dei Cristiani da parte degli estremisti dell’Isis.

L’atomica a Nagasaki, Giappone, 9 agosto 1945 © U.S. Army AAF photo / Library of Congress
L’atomica a Nagasaki, Giappone, 9 agosto 1945 © U.S. Army AAF photo / Library of Congress

Nel programma espositivo si inseriscono anche la mostra del World Press Photo 2015, ospitata a Lucca per l’undicesimo anno consecutivo, le tre mostre dedicate ai progetti vincitori dei contest ROBERTO DEL CARLO PHOTOLUX AWARD, YOUNG CURATORS PHOTOLUX CONTEST, SELF PUBLISHING PHOTOLUX AWARD, FUOCO SACRO, la mostra dei vincitori del Leica Oskar Barnack Award 2015, la mostra del vincitore del 2015 Documentary Photography Grant della Manuel Rivera-Ortiz Foundation e la mostra“Burma” di Carolina Sandretto in collaborazione con Progetto Vitalità Onlus.

Rony Zakaria, dalla serie Man, Mountains and the Sea
Rony Zakaria, dalla serie Man, Mountains and the Sea

 

EVENTI COLLATERALI.
Insieme al ricco programma di mostre, fitto sarà anche il calendario degli eventi collaterali. I Leica Talk vedranno importanti relatori internazionali: tra gli altri, Karin Kaufmann(Art Director Leica Galleries International), Inas Fayed (Direttrice Leica Fotografie International) e Andrea Pacella (Marketing Manager, Leica Camera Italia) discuteranno del ruolo che Leica svolge nel mondo della fotografia anche grazie alle sue attività espositive, editoriali e didattiche; Lars Boering(direttore World Press Photo) conAlessia Glaviano(senior photo editor di Vogue Italia) e David Campbel(Inghilterra) discuteranno delle problematiche legate alla manipolazione dell’immagine e all’etica e al futuro del fotogiornalismo; i vincitori italiani del World Press Photo 2015 che presenteranno i propri lavori e discuteranno del ruolo del fotogiornalismo oggi; Lorella Zanardo che con Paolo Iabichino e Isabella de Maddalena parlerà dell’immagine e della rappresentazione della donna nei media; Oliviero Toscani che presenterà il suo ultimo libro Più di cinquant’anni di magnifici insuccessi. Il calendario dei workshop e il programma delle letture portfolio vedono la partecipazione di esperti internazionali, photo editor, fotografi, curatori, docenti di altissimo livello. Si rinnova anche quest’anno l’esperienza di Expolux, lo spazio espositivo dedicato agli editori, gli stampatori, i professionisti del settore e le scuole di fotografia, che animerà la sede del Real Collegio nel fine settimana del 28 e 29 novembre. La Photolux Night, il 28 novembre, vedrà la premiazione di tutti i vincitori dei contest e la consegna del premio alla carriera all’ospite d’onore di questa edizione, il grande fotografo americano Joel-Peter Witkin. Sabato 28 novembre, inoltre, si riunirà a Lucca la giuria (aperta al pubblico) del contest Sunday Photographers, organizzato in collaborazione con La StampaMario Calabresi (direttore de La Stampa), Paolo Pellegrin (fotografo membro dell’agenzia Magnum), Lorenza Bravetta (direttore di Camera, Torino), Irene Opezzo e Giulia Ticozzi. (photo editor de La Stampa) prenderanno visione dei portfolio pervenuti e sceglieranno il vincitore.
Infine, spazio alla musica: la sera del 7 dicembre, una serata di fotografia e musica con il fotografo Pino Ninfa e il trombettista Paolo Fresu, organizzata in collaborazione con il Teatro del Giglio di Lucca.

Una risposta a “Photolux 2015- Biennale Internazionale di Fotografia – “Sacro e Profano””

  1. «il miracolo disantropomorfizzante della fotografia (l’unico evento di essa tale da potere essere ospitato per 40 giorni e 40 notti nell’Arca con le antilopi e i leoni) è il miracolo di una scrittura dell’oro che non potrebbe essere mai letta pena il ritorno al piano dell’uomo prometeico che crea demiurgicamente, e che così creando – non potendo peraltro fermarsi, condannato alla ripetizione – rende ogni volta troppo umano tutto ciò su cui si posa, inevitabilmente alienandoselo» mb

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