Se capita spesso di restare stupiti di fronte a dei dipinti iperrealisti, la reazione che suscitano le opere di Yigal Ozeri è di sconcerto profondo.
La perfezione che ha raggiunto la sua tecnica, rispetto alla mia conoscenza, non ha eguali.
Ozeri è un pittore contemporaneo israeliano anche se attualmente vive e lavora a New York.

Nasce come artista astratto, l’arte figurative, dice, ai suoi tempi non era di interesse nelle scuole israeliane.
Comincia ad interessarsi ai ritratti e all’iperrealismo dopo aver visto in un viaggio in Spagna, “Las Meninas” di Velàzquez; “Sono rimasto letteralmente folgorato”, racconta.
Sono passati circa 10 anni da allora, ogni suo lavoro è quasi paragonabile ad un parto se pensiamo al tempo impiegato a realizzare una singola opera e l’amore che traspare da queste.

La lentezza e la delicatezza del suo lavoro sembra quasi invitare il mondo contemporaneo, dove la velocità è un valore aggiunto, a fermarsi, a dare valore alle cose, alla contemplazione.
Protagoniste dei sui lavori sono sempre le donne e sempre immerse in ambienti naturali che sembrano integrarsi alla donna stessa; pare non esserci confine tra la figura femminile e l’ambiente circostante, come fossero una cosa sola (e non è forse così?).

Orzei lavora sulla bellezza, sull’eleganza, i suoi lavori giocano su elementi indubbiamente estetizzanti, richiamano atmosfere tra il sogno ed il ricordo, sembra volere catturare l’evanescenza delle cose.
Romantiche e intrise di una arcana sapienza nonché magia, le sue figure mi rievocano le opere dei Preraffaelliti, Dante Gabriel Rossetti in particolare.

Forse proprio questo elemento magico lo ha portato a girare il mondo con il suo lavoro, nel 2011 ha esposto anche in Italia a Bologna presso il Visionnaire showroom.
Se anche voi siete rimasti ammaliati dai dipinti di Yigal Ozeri, vi invito a scoprirne di più visionando il suo sito: www.yigalozeriartist.com
Lucia Lo Cascio