Walt Disney e l’impero dei sogni

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Oggi parleremo di un uomo non comune, un uomo che credeva nei sogni e che di questi ne ha fatto un lavoro sino ad essere incoronato uno dei principali cineasti del ventesimo secolo. Walt Disney, proprio lui.

Egli, nonostante la sua fama soprattutto fra i più piccini,  discendeva da una famiglia molto umile proveniente  da Liverpool ma poi trasferitasi a Kansas City. Suo padre, Elias Disney, dopo aver venduto la sua fattoria per problemi di salute aprì un’impresa di distribuzioni di giornali nella quale sia il piccolo Walt che suo fratello Roy lavorarono giorno e notte lasciando poco tempo allo studio, per contribuire a mantenere la propria famiglia.

Una volta diplomatosi nel 1911, Disney lavorò per un po’ come venditore a bordo dei treni. All’età di sedici anni falsificò la sua data di nascita per poter diventare un autista volontario di ambulanze della Croce Rossa in Francia per la prima guerra mondiale. Quando tornò, alla fine della guerra, cercò con tutto se stesso di realizzare il suo più grande sogno, fare film.

disneySlide1Iniziò occupandosi del programma settimanale di “Newman Theatre” dove conobbe Ub Iwerks il quale lo aiutò ad aprire uno studio tutto suo dove ebbe la possibilità di sperimentare e mettersi alla prova (ricordiamo, ad esempio “Oswald il coniglio fortunato”).

Di lì in poi stipulò un contratto con Margaret Winkler a capo della “Universal”uno dei più grandi studi cinematografici statunitensi.

E ’il 13 Luglio 1925 che Walt Disney sposa Lilian Bounds, una delle sue dipendenti, dalla quale avrà la piccola Diane e con la quale adotterà in seguito Sharon Mae.

Sembra andare tutto per il meglio quando la Winkler decise di sposarsi con Charles Mintz il quale prese possesso di tutta l’azienda riducendo il salario al personale e rivendicando i diritti di quel famoso coniglio fortunato. Detto ciò Walt fu molto deluso da questa situazione, decise così di reagire insieme a quei pochi sostenitori e amici che aveva portato con se fin dagli esordi della sua carriera e creò il famigerato “Topolino”.

La leggenda narra che l’idea nacque in treno quando Walt scribacchiando su un foglio disegnò Oswald con orecchie più corte e coda più lunga. Voilà Topolino!

Il lavoro era molto si producevano oltre 700 disegni al giorno, il miracolo lavorativo venne chiamato “plane crazy.

“Mortimer Mouse” o meglio “Mickey Mouse” così lo aveva ribattezzato Lilian Disney fece il suo debutto ufficiale il 18 Novembre del 1928 al Colony Theater di New York.

Al termine di un film di guerra fu proiettato un piccolo corto animato che prevedeva anche l’uso del sonoro, questa cosa fece così tanto scalpore che da qui innanzi il mitico Walt Disney ebbe la carriera spianata.

Fra i suoi successi non si può non fare una parentesi su Disneyland “il luogo più meraviglioso della terra” così lo definì Walt, il parco più amato dai bambini aperto per la prima volta nel 1955 ad Anaheim in California. L’idea nacque per far riunire i genitori con i bambini sempre indaffarati a lavorare e all’ingresso del parco inciso in pietra Walt Disney in persona fece scrivere “Finché ci sarà ancora immaginazione in questo mondo, Disneyland non sarà mai completo”.

I suoi trionfi sono divenuti oramai i nostri classici, con i quali siamo cresciuti da bambini per questo ricordiamo alcune dei suoi film più belli, elencarli tutti sarebbe quasi impossibile …

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Iniziamo con Biancaneve, il primo classico d’animazione prodotto in America dalla Walt Disney Production. Uscito nel 1937 e diretto da David Hand. Basato sull’omonima fiaba dei fratelli Grimm, è il primo lungometraggio in cel animation della storia del cinema, oltre ad essere il primo prodotto completamente a colori.

Il 21 dicembre 1937 venne proiettato in anteprima al Carthay Circle Theatre, e distribuito in tutti gli USA il 4 febbraio 1938. In Italia uscì l’8 dicembre dello stesso anno. Dopo la sua prima uscita il film aveva incassato un totale di 8 milioni di dollari in tutto il mondo. Walt Disney vinse un Oscar alla Carriera per il film, riconosciuto come “una significativa innovazione sullo schermo che ha affascinato milioni di persone ed è stato il pioniere in un importante campo dell’intrattenimento”. Il film ricevette anche una nomination per la migliore colonna sonora. “Il mio amore un dì verrà” divenne uno standard del jazz eseguito da numerosi artisti.

Un altro film importante per il nostro caro Walt fu Fantasia, un film del 1940 diretto da registi vari. Viene riconosciuto come il terzo Classico Disney. Il film è composto da otto segmenti animati impostati su pezzi di musica classica diretti da Leopold Stokowski, sette dei quali sono eseguiti dall’Orchestra di Filadelfia. Il film debuttò il 13 Novembre 1940 solo in tredici città degli USA. All’inizio fu un flop totale, la gente vedeva Disney come un personaggio “colto” e distante da loro, la critica si scatenò in modo negativo nei riguardi del film e il sogno di Walt Disney, quello di

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alleviare le sofferenze delle persone (soprattutto i soldati della seconda guerra mondiale) fu momentaneamente distrutto. In più i cinema di tutto il mondo non erano adeguatamente attrezzati  alla scoperta innovativa di Disney, ovvero il suono stereofonico. I costi di realizzazione furono un grande scoglio da superare. Solo il tempo avrebbe dato ragione a Walt incoronando Fantasia come uno dei suoi capolavori assoluti. A oggi, il film ha incassato 76,4 milioni di dollari di entrate nazionali ed è il ventiduesimo maggior incasso cinematografico di tutti i tempi negli USA.

E infine ma non per ultimo Mary Poppins, diretto da Rober Stevenson,e uscito nelle sale nil 28 Ottobre 1964.

Il film era tratto da una serie di romanzi scritti da Pamela Lyndon Travers. Walt “corteggiò” la scrittrice per oltre vent’anni affinché lei gli rilasciasse i diritti d’autore, grazie al cielo Walt Disney fu molto convincente, arrivò a raggiungere la scrittrice in Inghilterra per strapparle il contratto.

Il personaggio protagonista indiscusso è Mary Poppins, la straordinaria bambinaia piovuta dal cielo la quale doveva riportare ordine nella famosa famiglia Banks afflitta da genitori severi  e assenti dal punto di vista affettivo.

Alcune chicche:

-Julie Andrews accettò di interpretare Mary Poppins solo dopo che Jack Warner ebbe dato ad Audrey Hepburn il ruolo da protagonista nella versione cinematografica di My Fair Lady (ruolo creato dalla Andrews in teatro).

David Tomlinson recitò con un paio di baffi finti per volontà di Walt Disney, proprio perchè l’austero signore gli ricordava il padre.

-Per il ruolo di Bert, interpretato alla fine da Dick Van Dyke (nonostante l’autrice del libro, Pamela Travers, non lo ritenesse adatto per il ruolo) furono presi in considerazione Fred Asteire e Cary Grant.

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Insomma Mary Poppins fu il più grande successo che la Disney avesse mai conosciuto facendo tornare Walt quello di un tempo, entusiasta e dinamico. Tutto quello che Disney intendeva dimostrare con questo film, lo dimostrò. Era sempre lui, era sempre grande.

 

Walt Disney ci lasciò la mattina del 15 Dicembre 1966 per un collasso cardiocircolatorio. “Da oggi il mondo è più povero” così affermò il governatore della California Ronald Reagan il futuro presidente degli Stati uniti d’America.

 

Sara Donfrancesco