TENIAMOCI Personale di Emilia Maria Chiara Petri.

TENIAMOCI
Personale di Emilia Maria Chiara Petri
a cura di Carmen Schipilliti

 

Inaugurazione
Sabato 1 settembre
Ore 17:30

c/o Sale affrescate del Comune di Pistoia
Piazza Duomo, 1
01.09 – 17.09
Orari: tutti i giorni
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19

Inaugura sabato 1 settembre alle ore 17:30, la personale TENIAMOCI di Emilia Maria Chiara Petri a cura di Carmen Schipilliti presso le SaleAffrescate del Comune di Pistoia.

Le suggestive quattro stanze saranno la cornice ideale che ospiterà TENIAMOCI. Il nuovo progetto site-specific si inserisce nel percorso artistico di Emilia Maria Chiara Petri come necessità di confrontarsi con la situazione attuale. Necessità di dare forma ad una inderogabile tensione comune, uno slancio reciproco di comprensione, proprio attraverso la rappresentazione dell’interdipendenza con gli altri che marca con un segno netto nelle grandi superfici dipinte. Corpi ma soprattutto volti che si tengono stretti. Si tengono e si lasciano andare o si tengono per non cadere.
TENIAMOCI è inoltre il suo inconfondibile linguaggio pittorico arricchito di elementi inediti e con il quale raggiunge una particolare intensità visionaria, che si manifesta sotto forma di una ricerca della bellezza interiore che sfocia in una espressione stilistica singolare e vitale. Elementi di continuità presenti nella maggior parte dei suoi lavori sono il filo conduttore, dettagli a volte impercettibili che non ne condizionano la visione; anzi, particolarmente familiari da permetterci di godere di questo suo percorso.
L’esposizione raccoglie un nutrito corpus di opere (eseguite con tecniche diverse) di progetti artistici che Emilia Maria Chiara Petri ha presentato negli ultimi sei anni, nei diversi spazi e superfici vivendoli indagandoli e coinvolgendosi in prima persona. Sono visioni trasformate in opere d’arte che d’impatto ci faranno trattenere il fiato per qualche secondo. Le sue opere sembrano nascere da un’urgente e oscura necessità; si muovono dal di dentro comunicandoci attraverso le mutazioni dei supporti utilizzati, la capacità di trarre forza dai segni precari della società di oggi. Una spontanea ed allo stesso tempo timida capacità che ci impone di comprendere che l’arte deve essere non solo un esercizio provvisorio di conoscenza poetica destinata a durare nel tempo ma anche e soprattutto riflessione del sé.

Scrive Emiliano Mazzoncini nella sua critica “Se da una parte ed a ragion veduta, il fatto di autoritrarsi è sinonimo di un certo compiacimento di sé, insomma, di un certo narcisismo, bisogna non sottovalutare anzi evidenziare il rovescio della medaglia: il ritrarsi (nel senso di tirarsi fuori) da un’univoca lettura, da una definizione, anche dalle proprie, dai contorni netti e perentori e dagli sguardi di sfuggita; la Petri ci ripropone in modo costante il proprio volto, ma mai del tutto risolto, come se si specchiasse in una superficie fluida per richiedere a se stessa e allo spettatore uno sforzo di introspezione. La nostra identità è infatti sì dovuta alle peculiari caratteristichepersonali e psicologiche ma anche definita dal rapporto che costruiamo con gli altri ed il mondo esterno.”

Nata a Bologna dove vive e lavora, Emilia Maria Chiara Petri scrive di sé: “Dipingo. Quasi sempre volti che non mi rassicurano ma che di certo non mostrano mai indifferenza. Quasi sempre per un bisogno di comprensione e condivisione che cerco di razionalizzare e che di razionale ha ben poco, ma mi piace pensare di poterlo determinare in forme che conosco, smussare, definire e ancora e ancora indagare. Perché ancora mi mangio le parole, le associo e le bisbiglio senza alcuna efficacia; e il ritratto è invece un linguaggio che non ha bisogno di dimostrarsi logicamente corretto per essere vero. Dipingo perché sono cresciuta circondata da silenziose e intense espressioni di un amore intimo e profondo per la pittura e l’arte. Dipingo perché osservare è un’occupazione illuminante, ma io percepisco molto meglio quando non metto a fuoco e lascio che il mio occhio dimentichi di dover guardare; per poi esprimersi in quella concretezza che mi illude ancora una volta di costruire una possibilità di senso. Dipingo perché mi commuove sentire come il colore prenda forma una volta asciutto. L’olio è un compagno inaffidabile, il giorno dopo mi rifletterà sotto una luce diversa e in un modo che non avevo previsto. Ha da sempre una lucentezza che mi affascina e insieme mi spaventa, e l’indulgenza e la magnanimità di chi non smette mai di offrirmi nuovi tentativi per rimediare: a quello che non sono riuscita a dire. Non ho strategie per controllarlo, ma solo il tempo e la cura di aspettare che, asciugandosi, si riveli. E mi interpelli di nuovo.”
Il catalogo della mostra sarà disponibile presso le Sale Affrescate e presso Post Industrial Atelier.

Evento promosso da Post Industrial Atelier
Con il patrocinio del Comune di Pistoia
Con il sostegno di: LA DEGNA TANA Birreria con Ristorante – Vitium – Le Malebolge – Spazio Ottico – Attitude + – Rust Factory – Il Ceppo Ristorante Cocktail Lab – Ricci Pazzi – Jokercomics Pistoia – L’albero vita – Giulia Ercolini grafica freelance – Spazio Servizi – Barberia Losco