Sirene tra mito e scienza.

Víctor Nizovtsev
Víctor Nizovtsev

Chi o cosa sono le Sirene?

Secondo la mitologia sono creature figlie del dio fiume Acheloo e della musa Melpomene (Tersicore in altre fonti).

Compaiono per la prima volta nell’Odissea e rappresentano i pericoli del mare, sono infatti demoni marini che con il loro canto ammaliano i marinai per divorarli.

ORIGINI

Narra la leggenda che esse abitano un’isola posta sulle coste italiana, al largo della penisola di Sorrento.

Riguardo alle loro origini e al loro aspetto, vi sono diverse versioni.

Pur essendo infatti delle creature ibride mezze umane, l’altra metà è alcune volte di pesce altre di uccello.

C’è chi sostiene che sono state trasformate da Demetra in esseri ibridi come punizione per non essersi opposte al rapimento di sua figlia; chi racconta che Afrodite ha punito queste donne che rifiutavano i piaceri d’amore, privandole della bellezza; per Ovidio si tratta di donne comuni che chiesero agli dei le ali per cercare sui mari una loro compagna rapita da Plutone.
Successivamente furono considerate divinità dell’aldilà, per questo ne esistono diverse raffigurazioni sui sarcofagi.

Víctor Nizovtsev
Víctor Nizovtsev

AVVISTAMENTI

Sappiamo da racconti o cronache locali che esistono avvistamenti di queste meravigliose creature in ogni parte del globo a partire dal 1400. Ad accomunare le varie storie è la fragilità di queste creature che una volta catturate non vivono più di qualche giorno.

Tra le varie storie vi segnalo la presenza nei reali archivi del Portogallo, di una disputa tra il re ed il Gran Maestro dell’Ordine di San Giacomo che riguarda proprio la proprietà di una sirena trovata sulle spiagge del Gran Maestro. Chi ne uscì vincitore? Il re! Strano vero?

Altra notizia riporta che nel 1531 una sirena trovata nel Mar Baltico fu regalata al re di Polonia, Sigismondo. La poverina visse tre giorni.

Protagonista di questa nuova informazione è Dìmas Bosque, chirurgo del viceré di Goa, che analizzando alcuni esemplari ritrovati sulla costa, ne decretò diversi aspetti similari a quelli della specie umana. Siamo nella seconda metà del ‘500.

Su alcuni giornali del 1700 si legge di esposizioni delle leggendarie creature nel corso di fiere o spettacoli.

Il Mercure de France nel 1762 riporta di un avvistamento da parte di due fanciulle di Noirmoutiers di una sirena in una grotta, aveva, si legge, un seno molto sviluppato, naso schiacciato, un po’ di barba, una coda di pesce che terminava in una specie di piede.
Pare che nel 1823 ne sia stata trovata una viva addirittura. Il luogo del ritrovamento è la civilissima Londra che civilmente, non solo analizzarono la sirena in questione, ma pagarono un ragazzo che – che orrore! – dovette unirsi carnalmente con “il ritrovamento” ai fini di perpetrarne la specie, sia chiaro… La sirena però, che di civiltà poco se ne intendeva, morì (sempre secondo i racconti).
E così a proseguire in diverse parti del mondo fino a giungere ai giorni nostri, dove è possibile addirittura vedere alcuni di questi avvistamenti grazie alla tecnologia a portata di tutti.

Vi riportiamo l’avvistamento del 2009 ad israele a Kiryat Yam, dove tra l’altro esiste una taglia di 700 mila euro per chi riesca a fornire una prova risolutiva circa l’esistenza delle sirene a fronte dei numerosi avvistamenti.

Sempre nel 2013, nei mari di Groenlandia, durante una esplorazione notturna, il geologo marino Torsten Shmidt, ha rilasciato documentazione video di quello che lui crede essere stato l’avvistamento di una creatura acquatica umanoide. L’evento è stato ripreso da due videocamere.

Víctor Nizovtsev
Víctor Nizovtsev

Persino nei nostri mari in tempi recenti si parla di avvistamenti. Siamo nel 2005 e in un video amatoriale girato a bordo di un peschereccio nel Mar Adriatico, mentre issano a bordo le reti della pesca non volete che vi compare un bell’esemplare di mostro marino con tanto di testa, braccia e mani palmate? I pescatori morti di paura, lasciano cadere la rete…
Naturalmente c’è chi dimostra che tali video sono dei falsi ben montati, Da parte nostra, come al solito, non c’è una presa di posizione ma una volontà di documentare, di raccontare, di far sognare anche.

Lasciamo a voi la possibilità di credere o meno non prima però di riportarvi un’ultima annotazione.

SCIENZA

Esiste una teoria evoluzionistica a fondamento dell’esistenza delle sirene.

La teoria della “scimmia-uomo acquatico” secondo cui gli uomini durante il percorso evolutivo, hanno attraversato una fase anfibia.

Si dice che un gruppo di primati, spinti forse dalla necessità di trovare cibo o da una particolare calamità naturale o per sfuggire ai predatori, hanno cominciato a spingersi in mare adattandosi alla vita acquatica.

Una parte di questi nostri antenati è tornato sulla terra ferma, mantenendo però alcune caratteristiche sviluppate in ambiente marino quali:

la perdita della pelliccia che in acqua avrebbe creato attrito,

l’istintiva capacità di nuoto;

il grasso sottocutaneo che serve a mantenere caldo il corpo in acqua;

il controllo del respiro;

la posizione eretta che sarebbe da attribuirsi alla necessità di tenere il collo diritto per guardare sopra la superficie dell’acqua;

la presenza del seno e delle labbra (unici tra i mammiferi) sviluppatisi per favorire l’allattamento in acqua.

C’è stata poi un’altra parte di questi primati che si è invece completamente adattata all’ambiente marino dando origine ad una nuova razza che identifichiamo sotto il nome di Sirene…

 

Cassandra Rotelli