Dedica completamente la sua ricerca artistica alla pittura, prevalentemente ad olio, al disegno ed alla scultura, sviluppando progetti sul ruolo della donna nella società.
Ha partecipato a mostre personali, collettive e a fiere d’arte, nazionali ed internazionali, in Italia, Portogallo, Austria e Turchia.
Vive e lavora a Cusano Milanino (MI).
“Se dovessi definire l’opera di Susy Manzo usando una sola parola, questa sarebbe trama. L’artista si fa creatrice di trame che legano e collegano mondi diversi (opera ad opera, opera a reale, reale a sogno, sogno a opera) e sono il simbolo di quelle componenti spirituali che nel profondo del nostro cuore rispondono alla voce della Bellezza.
Cantando le sue trame si riesce a vedere il soggettivo facente parte di una tessitura comunionale. Comunicando qualcosa che supera lo stato d’animo del soggetto riesce a compiere la missione del tessere relazioni, oltre che storie.
I suoi lavori sono un’apertura a quella bellezza penetrata dall’amore che è in grado di rispondere ai dolori dell’esistenza per curarli.
Le forme da lei “raccontate” sono ideali, sono corpi di un’armonia inesistente in natura ma che ne svelano l’idea, quell’idea in cui è celata la verità delle cose, idea platonicamente intesa, viva, agente.
E’ attraverso questo agire che l’arte si Susy Manzo riesce a strapparci dal tragico del quotidiano avvenire: rendere il corpo conforme all’idea, estirpare da esso la corruzione del divenire, renderlo perfetto è l’unico mezzo dell’artista per superare la materia e il suo inevitabile deterioramento.
Nei mondi tessuti dall’artista il bene e la verità si trasfigurano in qualcosa di concreto, diventano corpo reale in quella bellezza di cui sono portatori.
A noi non resta che seguire le sue trame e abbandonarci al loro canto.” *
Come al solito comincio col chiederti cosa è per te l’arte e quale il modo in cui con essa ti rapporti.
Tralasciando il suo significato più tradizionale e il suo evidente fine espressivo, per me “arte “ è tutto ciò che vivo e tutto ciò che mi circonda.
Mi rapporto con l’arte in modo estremamente libero da schemi e impostazioni convenzionali. Lascio spaziare la mia creatività consapevole che l’istinto alimenta nuove ricerche.
Le tue opere sono incentrate su un mondo i cui protagonisti sono donne e bambini. Attraverso la loro rappresentazione ti occupi di tematiche anche scottanti, ma con leggiadria e delicatezza. Raccontaci tu qualcosa in più…
Sono attratta dalle dinamiche che stabiliscono le relazioni interpersonali e dagli eventi che caratterizzano la quotidianità dell’individuo. Indago con attenzione l’aspetto psicologico collegato agli schemi culturali e sociali. Il ruolo della donna nella società e la tutela dell’infanzia sono temi ricorrenti nella mia ricerca artistica e oltre ad essere ricorrenti, sono estremamente “scottanti” (esattamente come li definisci tu..)
La rappresentazione delicata e leggiadra è voluta e a volte anche esasperata, per contrapporsi e creare quindi uno stato di equilibrio, con la complessità e la rilevanza degli argomenti analizzati.
Più l’argomento è “scottante” più l’opera sarà delicata…
Le tue rappresentazioni parlano, raccontano. Raccontano di mondi lontani e fantastici che abbiamo dentro e che sentono l’esigenza di venire fuori allo scoperto, per diventare vicini e reali in uno scambio di amorevoli dolcezze. Sembra quasi che le tue opere abbiano una doppia matrice, una visiva e una letteraria. Quanto è importante per te l’aspetto narrativo?
L’aspetto narrativo per me è fondamentale. Racconto nelle mie opere di ricordi e di eventi. E nel racconto aggiungo dettagli immaginari, e finali differenti… Sono storie di vita che si trasformano in favole.
Altro aspetto che ti caratterizza è uno spazio che è oltre l’opera. I tuoi lavori si aprono ad uno spazio che è e si fa trama da percorrere. L’uso dei ricami di carta ha la funzione di legare e accompagnare lo spettatore nella storia?
Assolutamente sì. Il ricamo evoca ricordi lontani. Utilizzato nell’antichità per abbellire e impreziosire l’abbigliamento di personaggi illustri e famosi, diventa, per le donne nobili e “oneste, ”un tipo di arte che permette loro di evadere dalla quotidianità familiare. Le nostre nonne e le nostre mamme hanno continuato ad eseguire l’arte del ricamo convinte della sua valenza spirituale…
Guardando all’arte contemporanea, cosa ti piace e cosa cambieresti ? Mi riferisco a tutto il sistema dell’arte, artisti, critici, giornalisti, business man…
Cambierei il cancerizzato atteggiamento individualista, tipico del nostro Paese. Non c’è la volontà di scavalcare sistemi improduttivi e deleteri per dare spazio e valore agli artisti.
Concludo chiedendoti dei progetti dell’immediato futuro.
– Il 15 maggio ho inaugurato la mia mostra personale alla Galleria OrizzontiArteContemporanea di Ostuni
– Siate affamati. Siate folli – è un progetto artistico da me ideato e realizzato, che svilupperà, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Cusano Milanino un evento artistico nel territorio di Cusano Milanino – Mi | settembre 2015
– ad ottobre parteciperò alla seconda tappa di “ artists 4 Rhino” a Palermo
– nel mese di Novembre sarò presente in Irlanda all’evento “Drawing Today”
* testo inserito nel catalogo della mostra personale di Susy Manzo “giochi di ruolo (… raccontami un’altra storia)” – Orizzonti Arte Contemporanea 16 – 31 maggio 2015
Lucia Lo Cascio