Riflettere cantando.. L’innovativo progetto del cantautore Giuseppe Povia: Scuole in tour

In questo numero ho intervistato per voi Giuseppe Povia, cantante milanese che in questo ultimo periodo ha fatto molto parlare di sé.
Noto ai più per i successi di “I bambini fanno oh”, “Luca era gay”, “La verità”, canzoni con le quali si è esibito con grande successo al festival di Sanremo, Povia è in realtà molto di più: un cantante senza i peli sulla lingua, un poeta di vita e d’amore, che da sempre ci tiene a raccontarsi e a raccontare le proprie convinzioni attraverso la musica, ma anche a far riflettere ed interrogarsi su tematiche importanti, con la voglia che da sempre lo contraddistingue , di parlare ai giovani.
Proprio da questa volontà nasce il progetto “Scuole in Tour”, che si propone come obiettivo quello di affrontare tematiche sociali ed attuali, attraverso la musica, il divertimento, ma anche la riflessione, il dialogo e la voglia di confrontarsi.
Di seguito l’intervista.

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Da dove nasce il tuo interesse per le tematiche sociali?
Non sono interessato di preciso alle tematiche sociali perchè per me tutto è sociale. Mi piace raccontare cose che in questo momento non racconta nessuno, forse perchè in genere chi scrive canzoni soprattutto mettendoci la faccia, magari ha paura delle critiche o di chiudersi le porte e non avere più opportunità. Se però si vive l’arte in questo modo, allora quell’arte non è più libera ma prigioniera. Non mi importa se mi vengono chiuse le porte e se mi si fa passare per pazzo o altri termini poco piacevoli. Io non sono uno che dice “muoio per le mie idee” al contrario, “Vivo per le mie idee”.

Alcune tue canzoni affrontano problematiche di questo tipo, da “Mia sorella” a “Maledetto Sabato”, vuoi parlarcene?
Sono 2 storie diverse nei dettagli ma simili nel disagio. Una parla prima di tutto dell’amore che può provare un fratello per sua sorella, mentre sta passando e vivendo un particolare rapporto col cibo. L’altro brano parla in un amico perso in un incidente stradale di sabato sera. Un evento che non auguro a nessuno e anzi, mi permetto sempre di consigliare di cercare di essere sempre lucidi e le volte in cui non lo siamo, non guidiamo.

Credi che l’artista abbia una missione nella società in quanto tale?
Sì. Per me tutti hanno una loro missione nel mondo e cioè portarlo avanti. Per quanto mi riguarda, cerco sempre di scrivere delle cose con la parte migliore del “me” che pensa e canta: Il buon senso. La musica e le canzoni mi hanno sempre aiutato a crescere.

A proposito, so del tuo nuovo progetto di sensibilizzazione “Scuole in tour”, come nasce questa idea?
Mi piace pensare che attraverso la musica, certe cose possano arrivare in modo diretto ma non perchè io debba mettermi in cattedra ma perchè le canzoni che scrivo si prestano a sensibilizzare i ragazzi e le ragazze su argomenti importanti e come ho detto prima, “messi da parte dall’arte”. E’ vero che una canzone dura 4 minuti ma per scrivere quella canzone, ho impiegato mesi. E’ questo che non capiscono alcuni presidi o insegnanti con pregiudizi verso di me. Meno male che sono pochissime queste persone.

Di cosa si tratta esattamente? Puoi spiegarci in cosa consiste?
Si tratta di un incontro dibattito, parlando prima della tematica e poi cantandola. Il tutto in un’atmosfera di festa, ironica ma riflessiva e appunto sociale. È come se fosse un concerto ma in realtà è un dialogo musicale.

Come hanno risposto le scuole? Hai raccolto molti consensi?

In tutte le scuole in cui sono andato, è stato un consenso all’unanimità. Nelle pochissime scuole che non hanno aderito, mi è solo dispiaciuto che il motivo sia stato il pregiudizio. E’ un progetto importante invece, tanto da dovermi fermare il 4 aprile per riprendere poi a novembre, ci sono moltissime richieste. Devo fermarmi appunto il 4 aprile perchè poi parto per il Tour “Siamo Italiani 2014” che è uno spettacolo a favore dell’Italia e degli italiani.

Quale è stata la risposta dei ragazzi?
Positiva e per me anche emozionante per certi versi, proprio perchè molti non mi conoscono veramente ed hanno un’idea distorta dai media. Questo serve sia a me che a loro, a capire che le cose e le persone vanno conosciute fino in fondo e che i media raccontano la verità a metà e in quella metà c’è tanta acqua.

Prossimi appuntamenti in programma?
Il “Siamo Italiani Tour 2014 con la prima data il 22 aprile a Giulianova (Teramo) in Abruzzo. E poi sto preparando un disco che non si troverà nei negozi e neanche su Itunes e che si chiamerà NuovoContrordineMondiale, nel quale ci saranno tematiche forti, oltre all’amore. Sto anche pensando ad un tour invernale chitarra e voce in concomitanza con le scuole che farei di mattina.
Ringraziando Giuseppe per la disponibilità, mi auguro che questa interessante iniziativa possa continuare, augurandogli di ottenere ancora i grandi successi che merita.

Valentina Bellezza