RASSEGNA DI CINEMA ITALO-CROATO

Prenderà avvio il 19 giugno larassegna di cinema italo-croato a cura della FUIS Federazione Unitaria Italiana Scrittori e dell’Associazione Italo-Croata.

Il ciclo di incontri prevede la proiezione di sei film in tre giornate. In ogni appuntamento saranno proposti due film, uno in lingua italiana e uno in lingua croata con sottotitoli in inglese, sul tema del rapporto tra uomo e donna. Le proiezioni avverranno alla Casa dello Scrittore FUIS (Lungoteere dei Mellini, 33/A).


Primo appuntamento – 19 giugno 2018:

Ore 15:30 –INTRO I° PROIEZIONE Loredana Aloisi Banotti e Anna Rossi

Ore 15:50 I° PROIEZIONE “parole di Shahràzade”

Ore 16:50 INTRO II° PROIEZIONE Svjetlana Lipanović

Ore 17:00 II° PROIEZIONE “Il sentiero di Halima”

Ore 18:35 RELAZIONE Michele Bianchi “Dalle “parole di Shahràzade”al “sentiero di Halima”: il cinema dell’amore come scrittura dell’arcaico”

Ore 18:50 BUFFET

Ore 19:15 LECTIO MAGISTRALIS Giorgio Fabretti: “Femminismo futuro”

Ore 19:55 SALUTI Natale Antonio Rossi

Secondo appuntamento – 26 giungo 2018:
In aggiornamento.

Terzo appuntamento – 2 luglio 2018: 
In aggiornamento.

 

Parole di Shahràzadeore 16.10-Casa dello Scrittore FUIS Regista: Elvira Banotti | Anno: 1995       Presenta: Michele Bianchi  |  Durata: 58 minuti

Il reportage di Elvira Banotti “parole di Shahràzade” fu originariamente presentato a Pechino nel 1995 durante il forum Mondiale delle Donne che si tenne a Huairou, in Cina, dal 30 agosto all’8 settembre 1995 e la parallela IV Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla Donna, a Pechino dal 4 al 15 settembre. La novità di allora consistette nello spostamento d’accento dalla “donna” al concetto di “sesso”: era l’uguaglianza dei sessi ora la parola d’ordine globale, e non “la donna” e il suo “oltraggio”. Ma il reportage di Elvira Banotti veniva a guastare l’ottimismo di Huairou e Pechino, smascherandovi la rimozione in atto. “parole di Shahràzade” presenta infatti la tremenda analogia tra quegli eventi “emancipativi” e la teoria femminicida presente nel più famoso racconto de “Le mille e una notte”. Eventi secondo la femminista italiana, tenuti in realtà in pugno non da vere donne ma dall’impostura incarnata da partiti e clerici dubbi (sia cattolici che islamici), da burocrati e da burocrate travestiti. Meeting del nulla paragonati alla parola di Shahràzade, la schiava-fanciulla costretta a consumare ogni notte un rapporto sessuale con il re di Persia e a sproloquiare per mille e una notte per poter sfuggire al suo assassino.

 

Il sentiero di Halimaore 17.40-Casa dello Scrittore FUIS Regista: Arsen A. Ostojić  | Anno: 2012       Presenta: Svjetlana Lipanović  |  Durata: 93 minuti

Halima è una contadina bosniaca di religione musulmana che durante la guerra negli anni 90, ha perso il marito e il figlio trucidati dai paramilitari serbi. Riesce ad identificare i resti del marito in una fossa comune tramite DNA ma non, del figlio. Halima nasconde un segreto suo e della sua famiglia che risiede nel passato. Lei non è la madre biologica del ragazzo per cui rifiuta di fornire il suo DNA. Si rende conto che l’unico modo per trovare i resti del figlio è trovare prima la vera madre. I film drammatico ha ottenuto i numerosi premi nei vari festival.

 

Casa dello Scrittore FUIS, via Lungotevere Dei Mellini 33/A00193 ROMA