San Giovanni Battista: l’enigmatico Precursore

Aveva un intero popolo di seguaci, un culto basato sul battesimo e la purificazione, è venerato come uno dei massimi profeti nel Cristianesimo, nell’Islam e in numerose sette gnostiche.
Chi era realmente San Giovanni Battista? La domanda non può che sorgere spontanea.
Si narra che egli visse nel deserto, e nel deserto troviamo le sue tracce.
I Mandei e gli Esseni vissero nello stesso periodo e negli stessi luoghi del Battista e pare che essi lo considerassero molto più che un profeta. In poche parole San Giovanni era per loro un iniziato, qualcuno che era a conoscenza e che custodiva i segreti del Re della Luce.
Coloro che conoscevano le dottrine segrete erano chiamati “nasurai” e al pari di San Giovanni Battista anche Gesù era considerato un nasurai.
Per quale motivo il Battista è divenuto uno dei punti cardine di certe dottrine esoteriche? Nella vastissima letteratura consultabile sull’argomento, è interessante notare la simmetria che ha con l’altro San Giovanni: l’Evangelista.
Uno nato nel solstizio d’estate e l’altro in quello d’inverno. Uno annuncia l’inizio – l’avvento, l’altro la fine – l’apocalisse.
I concetti di inizio e fine possono riassumere in poche parole la dinamica dei rimandi simbolici che caratterizza i due San Giovanni, a partire dai quali si arriva al simbolo del divino e dell’eterno: la croce con il Cristo che segna lo scarto dall’esistenza umana personificata dal Battista, definito appunto “il più grande degli uomini”.
I due San Giovanni racchiudono, delimitano l’esistenza umana lasciando intravedere il divino attraverso la loro simbologia.
Alcuni ipotizzano che siano come i due pilastri di un varco; un varco verso un mondo fatto di misteri esoterici.
Associazioni segrete, filosofi, mistici e sette di ogni tipo da sempre si sono scervellate nel carpire questo tipo di conoscenze: nella moltitudine, troviamo alcuni tra gli esempi più mirabili nel medioevo.
Quando si tratta di occultismo certo non possono mancare i cavalieri Templari e gli Ospitalieri (divenuti poi cavalieri di Malta).
Avevano come patrono proprio San Giovanni Battista.
Conquistarono Malta intorno al 1530 e fecero ergere in quel luogo la Co-Cattedrale di San Giovanni in Valletta. Al suo interno, dietro l’altare, non venne posta la croce con il Cristo, bensì una scultura raffigurante il battesimo di Gesù.
Per non lasciare dubbi sugli intenti esoterici dei cavalieri, nello stesso luogo possiamo trovare La Decollazione del Battista ad opera di Caravaggio.
La scena già di per sé crudele sembra rimandare a concetti gnostici forse anche più aspri, che solo l’occhio dell’iniziato può decriptare.
Certamente le vicende riguardanti il Precursore non saranno sfuggite alle logge massoniche che gli hanno dedicato un culto e festeggiano il giorno della sua nascita, il 24 giugno.
Il Battista sembra proteggere ancora oggi la Conoscenza segreta, più che mai quando si osserva il San Giovanni di Leonardo.
Si è detto di tutto su questa opera, ma in fondo non si può che restare inermi di fronte a quel volto, il volto di chi sa come stanno realmente le cose e che indica con il dito puntato verso l’alto un mondo del quale in realtà non sappiamo quasi nulla.

Matteo Arcuri

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“San Giovanni Battista” di Leonardo da Vinci, 1508-1513, Museo del Louvre a Parigi

Una risposta a “San Giovanni Battista: l’enigmatico Precursore”

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