Ancora quelli della discordia,
che forgiano parole coi delitti,
che per posizioni fanno grazie
in una comunità di amici
e pochi meriti.
Ancora quelli dello svago
che bussano
alle porte del trambusto
per l’oblio
della loro situazione
(e mi par lo dicesse
un giansenista accorto all’esistenza).
Il vento di metamorfosi
ci ha odiati
ci ha illusi
è fuggito
ci lascia ancora quelli della discordia
(che…).
Davide Cerrato