Marilyn Monroe,una donna, una diva, un simbolo

Marilyn-Monroe-marilyn-monroe-32326783-1272-1739

La famosa attrice Marilyn Monroe da generazioni intere viene vista ancora come un’icona del cinema. Una sex symbol per gli uomini di tutto il mondo, e una ragazza affascinante e gioiosa da imitare in ogni campo della vita sociale per tutte le donne partendo proprio dalla sua spiccata femminilità che la contraddistinse per tutta la sua vita.
La sua carriera possiamo affermare che iniziò così, quasi come un gioco volendo diventare top model presso la “Blue Book Model Agency” che la portò ben presto ad affermarsi nel mondo del cinema e a diventare nel 1953 a soli 27 anni una star di fama internazionale. Molti sono i film che le diedero questo successo, ad esempio ricordiamo “Niagara” , ”A qualcuno piace caldo” o “Gli uomini preferiscono le bionde” in modo speciale quest’ultimo film, la consacrò come “femme fatale” con il suo classico biondo platino incorniciato nella sua memorabile pettinatura che abbagliò con la sua sensualità tutti per scalare e conquistare le vette del mondo.
Ora la domanda che si pongono milioni di persone è come sia possibile che questa forza della natura stimata e acclamata da tutti il 5 agosto 1962 a soli 36 anni fu trovata morta,forse suicida, nella sua dimora a Brentwood, in California? Ebbene si,nel corso degli anni sono state fatte molte indagini e il caso è ancora un

download

mistero irrisolto; se si scava un po’ più nel profondo di Marilyn o meglio di Norma Jeane Mortenson (il suo vero nome) possiamo forse intuire il perché della sua decisione di metter fine non solo alla sua carriera brillante, ma a se stessa e alla sua vita.
I problemi non mancano fin da bambina. Nata da padre ignoto e da madre non psicologicamente affidabile Norma venne messa alla sola età di 11 anni sotto la tutela dello stato, e quindi affidata per ben dodici volte a diverse famiglie e orfanotrofi. L’infanzia quindi non le fu facile, non solo perché non aveva una dimora e dei punti di riferimento fissi, ma anche perché, racconterà lei stessa in futuro, in quegli anni subì diversi abusi sessuali.
Il rapporto con la sua persona e il suo corpo, possiamo ben capire, venne messo a dura prova.
La piccola Norma conobbe così in un modo non normale e molto violento la sua sessualità, e d’allora non poté più fermarla; racconta ella stessa di essere stata frustata dalla zia per aver toccato “la parte cattiva del suo corpo”.
E se i problemi non sono mai abbastanza la nostra Marilyn purtroppo non fece pace nemmeno col suo cuore. Già all’età di 16 anni decise di sposarsi con Jim Daugherty l’unico ragazzo afferma lei col quale non provava nessuna repulsione nell’essere toccata ma che nonostante ciò lasciò quattro anni dopo.

Marilyn_Monroe_in_Gentlemen_Prefer_Blondes_trailer

Più tardi nel 1954 dopo alcuni dei suoi primi successi, sposò Joe DiMaggio un famoso giocatore di baseball, col quale non stette nemmeno un anno ma che gli provocò lo stesso una forte ferita che avviò la poverina sulla strada della depressione.
Solo due anni più tardi l’attrice si riprese del tutto, studiando presso l’Actors studio di New York e sposandosi con l’affascinante drammaturgo Arthur Miller. Questo periodo venne vissuto da lei come un qualcosa di unico e irripetibile e fu convinta pertanto di aver trovato l’uomo giusto, finché leggendo qualche pagina del diario segreto del marito capì che egli era deluso da lei e dai suoi comportamenti e questo sfociò nella rottura del suo “grande amore”nel 1962.

48677

Marilyn in seguito ebbe alcuni flirt, tra cui riconosciamo l’attore Yves Montand eil celeberrimo cantante Frank Sinatra ma qualcosa di più serio lo ebbe con i fratelli Kennedy.
Le sue armi? Sorrisi ammiccanti e un innocente infantilismo usate da lei strategicamente per nascondere la dura realtà :una donna molto sola e triste. Le sue instabili storie d’amore e familiari infatti la porteranno a una instabilità emotiva dalla quale lei non si riprenderà mai più.

Molte persone al giorno d’oggi usano le stesse armi usate da Marylin, non capendo che non serve a nulla fuggire dalla realtà e tirar su una maschera ma è meglio usare il dialogo come strumento per affrontare i problemi a cuore
aperto. La regola è non fingere mai di essere qualcun altro, ma essere sempre se stessi nel bene e nel male e di non fare come la nostra sfortunata diva, che pensò di trasformare la sua vita in un’intera recita arrecandosi solamente danno.
Con la splendida interpretazione di Michelle Williams, tutto questo viene bene espresso dal film “Marilyn” diretto nel 2011 dal regista Simon Curtis e vincitore nel 2012 di un Oscar e di un Golden Globe.

Sara Donfrancesco

0marilyn_before_she_640_08