La fisica quantistica, i viaggi nel tempo e la particella di Dio

 

“Everything’s Coming Up Roses” by Amy Guidry; acrylic on canvas; 40″w x 30″h; (c) Amy Guidry 2015; Collection of The City of Slidell

 

“Non son stata io, io in persona a levarmi questa mattina? Mi pare di ricordarmi che mi son trovata un po’ diversa. Ma se non sono la stessa dovrò domandarmi: Chi sono dunque?”

Sono queste le parole che Lewis Carroll mette in bocca alla sua Alice nel libro “Alice nel paese delle meraviglie”.

Se non sono la stessa, chi sono dunque?

Quante volte ce lo saremo chiesti senza trovare una risposta razionale e magari accompagnati anche da un senso di inquietudine?

Quel calderone delle meraviglie che è la fisica quantistica arriva a darci una probabile risposta.

Pare che un’azione da noi compiuta nel futuro possa influire su tutte le direzioni dell’arco temporale, passato compreso.

Il tredicesimo piano (The Thirteenth Floor) – film del 1999 diretto da Josef Rusnak

 

Proviamo a spiegarci. Immaginiamo che noi in un futuro compiamo un’azione x, tale azione influirà (o ha influito) anche nel passato modificandolo.

Pensando in grande potremmo dire che se domani perdonerai un nemico questa tua azione può cambiare una condizione di difficoltà vissuta da un tuo antenato, modificando in positivo l’intero corso della storia.

Dobbiamo partire dal difficile presupposto che l’intera realtà è un’astrazione fatta di particelle subatomiche, qui la logica normale non funziona, ogni cosa può esserne due contemporaneamente, non solo, prima che tale cosa venga osservata, per essa ci sono diverse possibilità di “esistenza”,  lo scienziato Andrew Truscott sostiene a tal proposito che “la realtà non esiste se non lo stai guardando”.

Le particelle subatomiche inoltre, viaggiano attraverso la materia come fossero fantasmi, forse anche per questo Einstein definiva “spettrale” il mondo quantico. Come se non bastasse esse hanno il dono della “non località”, ovvero possono esistere in più posti contemporaneamente.

 

Cameron Gray

 

Sembra che vi stia elencando quelle che sono le qualità attribuite a Dio, vero?

E forse è proprio così, magari è in queste minuscole particelle che troviamo l’essenza divina che tutto permea e magari se questo è/sono Dio, essendo fuori dal tempo, può su esso influire. Si spiegherebbero i costanti inviti alle buone azioni anche quando si è in disgrazie senza speranza, chè forse per il noi passato, per il noi che vive in altra dimensione, quell’azione può cambiare il corso della nostra vita.

Penso a come qualsiasi cosa facciamo possa influire al nostro risveglio risveglio, a come possiamo essere continuamente riprogrammati come un gioco del computer e anche da questo la nostra realtà non è poi così distante.

 

Nadine May

 

È stimolante per la mente scoprire tutte le implicazioni degli studi della fisica quantistica, così come ti apre mille cassettini dell’immaginazione ne apre anche su mondi possibili.

Non siamo scienziate e forse non ci siamo spiegate al meglio, ma speriamo di avervi fornito degli input per approfondire l’argomento guidandovi sempre attraverso la meraviglia alla scoperta di nuovi mondi come guerrieri inter-stellari, dove quell’inter sta a significare l’esplorazione di quelle stelle splendenti che sono le particelle che abbiamo dentro, sopra, intorno, con chiaro in testa che è sì importante il viaggio ma che abbiamo anche un’infinità di azioni per rendere l’avventura “exstraordinaria”.

Prima di lasciarvi vi suggeriamo un libro e un film che volontariamente o meno, vi aprono al mondo della fisica quantistica; il libro è quello con cui abbiamo aperto questo articolo, “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll. Per il film andiamo nel settore della fantascienza con “Source Code” di Duncan Jones con Jake Gyllenhaal.

 Cassanda Rotelli / Lucia Lo Cascio