Gusatvo Adolfo Rol è sicuramente una delle figure più misteriose e affascinanti del novecento italiano.
Su di lui sembra ancora esserci un velo che cela o forse protegge i messaggi spirituali che ci ha lasciato.
Di Rol spesso si ricordano in primo luogo i suoi esperimenti con le carte e molti altri fatti strabilianti, ma questi, a detta dei suoi amici, sono secondari e ad altro non servivano se non ad illustrare in maniera tangibile le idee che ha diffuso.
Rol parlava dello spirito intelligente, proprio dell’uomo che si distingue dal resto, anche esso fatto di spirito.
Nella sua visione tutto è spirito, pur distaccandosi concettualmente dallo spiritismo, rispetto al quale rimase scettico.
Interrogato una volta sull’esistenza della reincarnazione Rol chiosò bruscamente rispondendo di non credere alla reincarnazione e ci teneva a precisare che le sue erano sedute spiritualistiche e non spiritiche.
A riguardo circola una storia che racconta di un fondamentale incontro con un misterioso prestigiatore a Marsiglia, ma questa è una invenzione nata sul web priva di qualsiasi fondamento, fraintendimento di un racconto di Rol dove dice di aver incontrato a Marsiglia un Polacco che gli fece vedere strani esperimenti con le carte.
Nel conversare con i suoi amici, suggerì che -la religione cristiana è quella che più si avvicina alla realtà- sempre come riportato dai suoi amici il 26 maggio 2004 in una intervista presso l’emittente piemontese Telestudio.
Ultimamente Franco Rol ha diffuso alcune registrazioni che ci permettono di ascoltare la voce stessa di Rol e i suoi messaggi:-”Rallegratevi! La morte non esiste, si sopravvive” e ancora -”La scienza ci ha insegnato un concetto formidabile, cioè che in natura nulla si crea e nulla si distrugge.” – Molto brillante anche il concetto delle infinite possibilità, che sembra quasi anticipare alcune teorie della fisica quantistica -”L’impossibile sulla Terra non esiste”.
Riflettendo su queste parole e ripensando ai suoi esperimenti, di qualsiasi natura essi siano stati, hanno avuto una funzione decisamente diversa dall’intrattenimento,che è stata quella di fare accarezzare, intravedere, sfiorare una dimensione altra.
Tra tutti gli aneddoti, spicca per bellezza quello riferito M.L. Giordano che cito integralmente: «Una signora di Roma ammalata e anziana, in difficoltà finanziarie, che non conoscevo, mi telefonò dicendo di possedere un quadro di Rol, un paesaggio. Desiderava chiedermi se nella cerchia di amici di Gustavo c’era qualcuno che poteva essere interessato ad acquistarlo. Le dispiaceva molto doversene disfare ma, costretta dalle circostanze, doveva cercare di realizzare qualcosa da questa vendita. Le promisi di interessarmene subito. Purtroppo, tutte le persone da me contattate risposero che in quel momento non erano disposte a spendere una cifra adeguata per quel quadro. Con molto rammarico, stavo per darle una risposta negativa, quando un giovane
professionista, che voleva molto bene a Gustavo, manifestò il desiderio di comprarlo, anche se con qualche sacrificio economico, sia per aiutare una persona anziana, sola e ammalata, sia, naturalmente, perché da tempo sognava di possedere un paesaggio di Rol. Il giovane offrì alla signora la cifra giusta, si misero d’accordo e avvenne lo scambio di assegno e quadro. Dopo qualche tempo il giovane professionista venne a trovarmi per raccontarmi un fatto straordinario, da brivido. A due mesi circa dall’invio dell’assegno, era stato chiamato dal suo commercialista, perché in banca, sul suo conto di lavoro, dei cui movimenti doveva sempre mettere al corrente lo studio, era comparso un accredito della cifra corrispondente all’assegno per l’acquisto del dipinto, di cui, nonostante tutte le possibili ricerche, non si era riusciti a trovare la spiegazione».
Non era raro sentire Gustavo pronunciare una frase in francese all’inizio delle sedute -”Io sono il numero cinque”-.
Nonostante tutta questa misteriosità Rol ha sempre mantenuto un carattere umano, addirittura le persone a lui vicino hanno paragonato il suo carattere a quello di un bambino.
Un bambino senza ombra di dubbio molto lungimirante, quando nel 1987 intervenendo telefonicamente a “Domenica In” ha stupito con il suo discorso ai giovani sulla creazione degli “Stati Uniti del Mondo”, con lo scopo di evitare le guerre e distribuire la ricchezza.
Nonostante le critiche del CICAP, che in risposta ha ricevuto di aver snaturato il senso del suo operato, anncora oggi ci si chiede: chi è Gustavo Adolfo Rol?
Matteo Arcuri