Devorah Major – Offerta d’amore

Questi sono tempi
più che rischiosi

che altro c’è se non sangue
sangue e morte
fame
fame e paura

fame di corpo e di spirito
la crudeltà incide a fondo
nel vortice delle nostre vite

è tardi
e noi dobbiamo
sollevarci
resistere
costruire barricate
e arsenali
e tutto quello che posso
aggiungere alle riserve
è una soluzione
fatta in casa
grande quanto una ghianda
una dose del mio amore
non è abbastanza lo so
vorrei poterti offrire di più

più di una carezza infuocata
voglio darti qualcosa
che possa calmare il caos
ridurre la sofferenza
suggerire una cura
e tutto quello che ho è amore
un amore a mani aperte
un vaso d’amore mai vuoto
un giardino d’amore che persino
in inverno offre frutti e fiori

in questo luogo di umanità
isolata da cordoni di sicurezza
svuotata
messa in gabbia
dimenticata nei sogni di uomini ricchi
di guerre stellari e
fantasie metafisiche
pornografiche capitalistiche
in cui tutto è dovuto
e ognuno
e ogni cosa
ha un prezzo
anche dio

io non ho altro da offrire
che amore
amore e indignazione
indignazione e coraggio

nascondo la mia disperazione
combatto ogni giorno contro
questo mare d’odio che mi farà cagliare
l’anima e intaserà la mia volontà
la respingo e offro amore

non si può combattere una rivoluzione
con armi così insignificanti
anche uno scrittore ha bisogno di più
vorrei diventare il rosso della lava
vomitata dalla pancia del vulcano
sgorgare a fiotti e fluire e nella mia scia
persuadere qualche fiore a spuntare

eccomi con nient’altro
che le mie mani
e i miei occhi
e il mio cuore
a offrire non il miele
che fluisce fra le mie gambe
in un momento di eccitazione
ma il mio amore

e se non è la fune di cui hai bisogno
per scalare quella montagna
non le piccole piume sotto le ali
che possono sollevarti
non il giubbotto antiproiettile
che ti protegge dai tentativi di assassinio
perdonami
perdona la mia inadeguatezza

non ho altro da offrirti
che un amore che dura per sempre
prendine un po’ ti prego
forse riempirà un angolino
di una pancia non ancora piena
forse
ti rinfrescherà la gola
inumidirà la tua lingua
lenirà il tuo cuore

perdona la mia povertà
non ho altro da offrire
che il mio amore

 

“Ecstasy” by Cristina Troufa