Automaton: il ritorno dei Jamiroquai

 

 

 

 

 

 

Mancano ormai poche settimane all’uscita di Automaton, l’album che dopo ben sette anni decreterà il ritorno sulle scene del gruppo acid jazz britannico Jamiroquai.

Lo scorso gennaio la band ne ha annunciato la pubblicazione imminente e ne ha diffuso tracklist e artwork, assieme ai primi due singoli: il primo ha titolo omonimo a quello dell’album e presenta sonorità elettroniche, mentre il secondo, Cloud 9 è decisamente più funk.

A partire dal 1993, il gruppo capitanato da Jay Kay ha pubblicato sette album: Emergency on Planet Earth, The Return of the Space Cowboy (1994), Travelling Without Moving (1996), Synkronized (1999), A Funk Odyssey (2001), Dynamite (2005), Rock Dust Light Star (2010). Tra le canzoni più celebri si possono citare Virtual Insanity, Cosmic Girl e Canned Heat.

Lo stile dei Jamiroquai, definito acid jazz, unisce funk e soul alla musica elettronica e, in maniera opposta a quella del genere jazz rap, si focalizza più sulla componente melodica e strumentale rispetto a quella delle parole.

Del cantante e leader della band Jay Kay sono note numerose curiosità: è detto “cappellaio matto” a causa della sua enorme collezione di cappelli, per cui è arrivato a spendere fino a 36000 euro; è appassionato di auto molto costose e durante un’edizione del programma Top Gear è stato il primo nella classifica del “pilota più veloce”; ama la fisica quantistica; adora gli elicotteri e ha conseguito il brevetto da pilota.

Il 25 maggio partirà da Tokyo il nuovo tour, che raggiungerà l’Italia con due tappe: una estiva, l’11 luglio al Firenze Summer Festival, e l’altra autunnale, il 20 novembre a Milano.

 

 

Giulia Ambrosini