Arte e sociale, contraddizioni e potenzialità

1779192_277209842434679_301033105_n

Scegliere cosa mangiare, come vestirsi, come esprimersi, relazionarsi, contribuisce a costruire, esprimere, comunicare, un preciso modello di identità.
Il corpo dei giorni nostri deve essere giovane, scattante, sano, profumato e troppe persone ancora credono di essere in grado di controllare qualsiasi segno del tempo che passa, qualsiasi accenno al cedimento muscolare e fisico.
Oggi, proprio nelle situazioni più importanti della nostra vita ci viene richiesto di prendere le distanze dalle nostre emozioni.
Allo scopo di aiutare ad esprimersi coloro che hanno maggiore difficoltà a farlo, da diverso tempo è stato scoperto il potenziale dell’arte, in particolare del teatro e della danza, applicate a contesti disagiati e di emarginazione quali ospedali, carceri, case-famiglia.
Quello che queste discipline si propongono, attraverso l’utilizzo di esercizi specifici ed esperienze che mirano alla libera espressione ed al lavoro di gruppo, è non solo la socializzazione, ma anche una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni.
Si tratta di un teatro e di una danza dove non esistono professionisti, non si parla di giusto o sbagliato, ognuno è libero di trovare il proprio gesto, la propria espressione, dando spazio alla creatività.
Studi e ricerche svoltesi sia in Italia che all’estero hanno dimostrato come, partecipare a questo tipo di progetti artistici, abbia influenzato concretamente diversi aspetti del carattere e della relazione interpersonale.
A tal fine, nel nostro Paese le difficoltà in cui ci si imbatte sono diverse: la mancanza di finanziamenti, operatori troppo spesso impreparati, uno studio a dir poco approssimativo del progetto che si propone.

Conoscere il contesto in cui si andrà ad operare, avere un target preciso di riferimento, non sottovalutare il ruolo della valutazione, questi, solo alcuni ingredienti segreti per un progetto che possa durare nel tempo.
E’ proprio grazie ad un’attenta valutazione che si rende possibile non solo toccare con mano la validità del proprio operato, ma anche la continuità nel tempo dello stesso con un’ulteriore possibilità di raggiungere altri traguardi e risultati.
Già molte sono le testimonianze di coloro che hanno potuto riscontrare risultati positivi che comprendono non solo un maggior benessere fisico, ma anche effetti sulla propria autostima, maggiore consapevolezza delle proprie capacità e miglioramenti nel rapporto con gli altri.
Sebbene la realizzazione di questo tipo di progetti sia sempre più frequente, risultano essere ancora caratterizzati da frammentarietà, episodicità.
Una maggiore attenzione alla valutazione potrebbe aiutare ad attirare l’attenzione delle autorità convincendole che investire in progetti artistici e sociali non sia tempo sprecato, sebbene non ci si possa aspettare di raggiungere risultati in tempi relativamente brevi.
Operare in questi contesti vuol dire confrontarsi con realtà difficili, avere a che fare con imprevisti, cambi di programma.

Valentina Bellezza