Valentino, il cane fantasma

foto di William Crisafi
foto di William Crisafi

Passeggiavo tranquilla nel parco dietro l’azienda per cui lavoro in cerca di un posto soleggiato in cui godermi il mio panino in pausa pranzo. Camminando la mia attenzione viene rapita da una anziana signora che piegandosi su se stessa parlava da sola.

Lei nota il mio sguardo tra il perplesso ed il preoccupato e mi dice “Signora, stia tranquilla, sto bene. Questo è Valentino!” mi indica qualcosa davanti a lei che non vedo ma che lei sembra non solo vedere benissimo ma anche accarezzare.

Mi siedo accanto a lei che mi racconta che Valentino è ( o era, a seconda dei punti di vista) il suo cane. Uno splendido pastore tedesco di cui mi mostra orgogliosa la foto, che le ha fatto compagnia per 14 anni.

Mi parla di questo cane con un amore immenso che trasmette attraverso i suoi occhietti piccini e brillanti, inumiditi dalla commozione del ricordo.

Mi spiega che è morto da tre mesi, che gli si è spento tranquillamente tra le braccia e che nonostante lo abbia seppellito, lui è ancora con lei. Lo vede, lo sente, mi dice.

“Mi sta aspettando” continua.

“Io ho 87 anni, so che non mi resta tanto da vivere. Valentino mi sta aspettando per andare via insieme”.

Abbiamo continuato a parlare e siamo diventate amiche io e Gabriella (si chiama così la vecchietta del parco) e l’occasione mi ha dato modo di riflettere, possono gli animali diventare fantasmi?

Se è possibile per gli esseri umani non capisco perchè non possa esserlo anche per gli altri esseri del creato.

Alcuni sostengono che gli animali non possiedono un’anima, perchè poi non lo so. Se siamo energia, se proveniamo da un respiro primordiale, da un battito ancestrale, questo vale per noi come per loro.

Siamo animati in egual misura. La stessa fisica ci viene in aiuto con il suo “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

Dunque assodato che quel “tutto” comprende anche gli animali, possono essi rimanere sulla terra sotto forma di fantasmi?

animale_fotoanticaCome per noi, anche loro hanno dei motivi per rimanere bloccati in questa dimensione. La ragione più potente credo sia l’attaccamento emotivo, nulla smuove di più dell’amore. In questo caso sono presenze positive che vengono ancora per coccolarci, proteggerci, farci sentire che sono ancora qui per noi come nel caso di Gabriella ed il suo Valentino.

Ci sono poi quei casi in cui una morte traumatica o improvvisa non ha dato loro modo di rendersi conto del passaggio, dunque continuano ad aggirarsi per i luoghi a loro familiari come nulla fosse.

Alcuni ricercatori poi parlano  non di fantasmi ma di presenze residue ovvero di un frammento di tempo che come un film viene riprodotto più e più volte  in un loop spazio – temporale, un po’ come accadeva nel film “The Others” di Alejandro Amènabar con Nicole Kidman.

Potrebbe essere questo il caso delle innumerevoli segnalazioni di “presenze” avvertite al Colosseo, per esempio, dove più volte i visitatori hanno riferito di sentire versi di animali o addirittura di vedere animali esotici quali leoni  o elefanti.

Ci sono poi quei casi in cui la presenza animale non è poi così amichevole, un caso su cui mi sono documentata parla di ripetuti avvistamenti di un gatto nel Maryland in una casa in Fells Point.

Questo micino si dimostra poco amichevole nei confronti dei visitatori e a ragione, direi, visto che il suo vecchio proprietario, un uomo dal carattere estremamente violento, lo aveva murato (si dice) vivo nella cantina dell’abitazione in questione.

Insomma di casi se ne raccontano tanti basta fare un giro in rete, qualche libro è anche stato scritto, vi segnalo quello di Dusty Rainbolt, “Ghost cats: human encounters with feline spirit”, si trova solo in inglese ma è di facile lettura.

Quanto al crederci o meno, non mi riguarda. Mi piace indagare, informarmi ma come il celebre San Tommaso, credo solo a quel che vedo e in quasi 39 anni di vita non mi è mai capitato nulla di soprannaturale per quanto lo abbia spesso desiderato

 

 

Cassandra Rotelli

3 Risposte a “Valentino, il cane fantasma”

  1. Buonasera. Davvero una bella storia a tratti commovente. Complimenti Cassandra sia per la descrizione ben articolata che per l’amore che ci hai messo.
    Non c’è bisogno di evidenze scientifiche o quant’altro per dimostrare che quello che vede o crede di vedere o sentire la Sig.ra Valentina altro non è che il riflesso di un intenso amore che non la lascerà mai.

    1. Buonasera Pietro. Prima di tutto la ringrazio per aver letto e commentato il mio articolo, in secondo luogo ci tengo a rispondere al suo appunto.
      Indagare fa parte della natura umana ed è alla base di un buon pezzo di giornalismo. Io sono solo un’appassionata della materia ma se parlo di un argomento amo andare a fondo per dare la possibilità ai lettori, qualora lo volessero, di approfondire la storia.
      Ancora grazie e spero continuerà a seguirci

  2. Gentile Cassandra hai disegnato con le tue parole ben articolate e piene d’amore davvero un bel ritratto della Sig.ra e del suo cane Valentino. Non c’è bisogno di evidenze scientifiche per queste cose. Si tratta di riflessi interiori di un amore intenso e vero. Di un qualcosa che era impossibile perdere……………

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